
Non solo cibo e musei. L'Italia è la prima della classe a livello europeo anche per quanto riguarda l'economia circolare. Ma non per questo è concesso adagiarsi sugli allori. Anzi. La domanda deve essere la seguente: come si consolida questo primato? Nella prospettiva di garantire la più ampia partecipazione alla definizione della nuova “Strategia nazionale per l’economia circolare”, il Ministero della Transizione Ecologica ha avviato lo scorso 30 settembre una consultazione pubblica sui contenuti programmatici del documento, elaborati con il supporto dell’Istituto Superiore per la Ricerca Ambientale (Ispra) e il contributo dell’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile (Enea). La consultazione rimarrà aperta fino al 30 novembre.
La cornice generale in cui si andrà a inserire la nuova strategia è il contrasto alla crisi climatica. È diventata ormai chiara la necessità di ridurre le emissioni di gas serra per cercare di rimanere in linea con gli impegni presi con l'Accordo di Parigi del 2015 e raggiungere l'obiettivo della carbon neutrality entro il 2050, come prevede il Green Deal europeo.
Considerando il rapido sviluppo tecnologico del settore, la Strategia Nazionale per l’economia circolare si pone quindi lo scopo di tracciare la rotta da seguire per far sì che l’Italia sia in grado di affrontare la grande sfida della transizione ecologica. In particolare, si intende definire i nuovi strumenti amministrativi e fiscali per:
La nuova strategia interesserà anche le seguenti aree di intervento:
E comprenderà le seguenti misure:
"Il successo della transizione ecologica – sottolinea una nota del Ministero – dipenderà da un lato dalla capacità della pubblica amministrazione, delle imprese e del no-profit di lavorare in sintonia di intenti secondo norme più semplici, spedite ed efficienti, e dall’altro da un generale aumento di consapevolezza e di partecipazione da parte dei cittadini (soprattutto dei più giovani, vero motore del cambiamento) anche attraverso un inedito sforzo di informazione, comunicazione e educazione nazionale verso la realizzazione di un pieno sviluppo sostenibile".