stress empatico

Stress passivo o empatico: ecco perché anche le emozioni negative possono essere contagiose

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Non solo l’influenza, anche lo stress può essere contagioso, soprattutto nelle persone empatiche. Stando accanto a chi prova emozioni negative rischieremo di provarle anche noi, attenzione però ai sintomi del burnout.
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Evelyn Novello 16 Ottobre 2023

Ti sarà capitato sicuramente di trascorrere del tempo con una persona che non stava vivendo proprio un momento felice e di sentirti, in seguito, un po' triste anche tu. Oppure di essere nervoso o stressato dopo una giornata in ufficio in cui la tensione si tagliava con il coltello. C'è una spiegazione a questo fenomeno e si basa sul presupposto che anche le emozioni negative sono contagiose, proprio come i malanni di stagione. Secondo una ricerca del Max Planck Institute di Lipsia e dell'Università di Dresda pubblicata sulla rivista Psychoneuroendocrinology, questa condizione è definita "stress empatico" e ha lo stesso funzionamento del fumo passivo, che arreca a chi non fuma danni simili a quelli subiti dal fumatore. Secondo i dati Istat si tratta di un fenomeno che riguarda ben 3.7 milioni di persone, circa il 7% della popolazione italiana.

Gli studiosi, per compiere le indagini, hanno fatto osservare ad alcuni volontari altre persone che vivevano situazioni di tensione psicologica, poi hanno misurato i loro livelli di cortisolo, l'ormone dello stress, che era aumentato nel 26%. Se c'era un rapporto affettivo con la persona messa sotto pressione, la percentuale di innalzamento dell'ormone saliva negli osservatori del 40%. Se ci pensi, è lo stesso concetto che sta alla base dell'empatia. Tendiamo a provare le stesse emozioni di chi ci sta accanto, ci immedesimiamo negli altri e ciò accade perché, se molte persone vicino a noi (o fisicamente o per legami affettivi molto stretti) reagiscono a una situazione in quel modo, il nostro cervello pensa che sia quella la risposta migliore. Per questo si chiama "stress empatico", ma anche "stress passivo", proprio come il fumo.

Se ti capita di provare queste sensazioni negative troppo frequentemente può essere il segnale che qualcosa non va. Rimandare le attività quotidiane perché siamo stanchi o tristi a causa dello stress è assimilabile all'incapacità di concentrarsi sul lavoro, tutti sintomi del burnout. In questi casi dovresti rallentare e prendere del tempo per occuparti della cura della tua salute mentale.