Taekwondo: cos’è, benefici e tecniche dell’arte marziale coreana

Il Taekwondo è un’arte marziale che nasce in Corea circa 2000 anni fa, ma, col tempo si è diffusa in tutto il mondo fino a diventare quella con più praticanti a livello universale. Le sue competizioni sono presenti anche alle Olimpiadi ed è praticabile fin dai 4 anni di età. Per la sua disciplina è un’ottima attività per i bambini.
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Evelyn Novello 25 Giugno 2023

Avrai già sentito sicuramente parlare del Taekwondo, ma sai nello specifico di cosa si tratta? Si è affermato come disciplina sportiva nella metà del XX secolo distinguendosi dalle altre arti marziali per la spettacolarità delle sue tecniche di combattimento. Il Taekwondo, da pronunciare Tecondò, deriva dal coreano Tae "colpire col piede, kwon "pugno" e do "arte e combina tecniche di combattimento per la difesa personale alla filosofia e alla meditazione. Per le sue sfaccettature, è divenuto nel 1989 l'arte marziale più popolare al mondo in termini di praticanti.

Storia

Possiamo far risalire il Taekwondo a circa 2000 anni fa, quando l'attuale Corea era divisa in tre regni e, il più piccolo, Silla,  sviluppo e perfezionò un sistema di combattimento che divenire importante per le vicende del regno. Dopo l'unificazione del Paese, le arti marziali si diffusero e assunsero vari nomi, diventando popolari negli usi e costumi locali, ma il più diffuso fu il taekkyeon, praticato per difesa e ritualità sportiva.

Quando, nel 1910, il Giappone occupò la Corea, vietò ogni pratica marziale nativa, ma, il taekkyeon continuò a essere praticato clandestinamente, a volte mascherandolo come una danza. Al termine della Seconda Guerra Mondiale, quando il Giappone sconfitto dovette ritirarsi dalla C0rea, le scuole d'arti marziali coreane riaprirono, ma influenzate dalle pratiche giapponesi. Negli anni Cinquanta le diverse scuole si unificarono prendendo il nome definitivo di Taekwondo.

Dal 2000, il Taekwondo è diventato, con il judo, uno dei due sport da combattimento asiatici dei giochi olimpici. Evento dimostrativo già nei giochi del 1988 a Seul, fu incluso ufficialmente solo con i giochi del 2000 a Sydney.

Fondamenti del taekwondo

Principi

  • Cortesia: l'allievo deve promuovere uno spirito di connessioni reciproche, comportarsi educatamente, incoraggiare i sensi di giustizia e umanità e rispettare i beni altrui;
  • Integrità: l'allievo deve avere consapevolezza dei suoi errori e impegnarsi a correggerli.
  • Perseveranza: per raggiungere l'obiettivo dell'alta graduazione o del perfezionamento tecnico, l'allievo deve perseverare con costanza.
  • Autocontrollo: la perdita di controllo in un combattimento può essere pericolosa. Come disse il filosofo Lao Tzu, "la persona più forte è quella che vince su se stesso più che sugli altri".
  • Spirito indomito: l'allievo manifesta spirito indomito quando affronta una difficoltà utilizzando il suo coraggio e senza rinunciare ai suoi principi. Dev'essere, inoltre, onesto e modesto.

Posizioni e movimenti di base

  • Charyot-Soji: posizione di saluto, i piedi hanno i talloni uniti
  • Moa-Soji: posizione chiusa, in piedi con piedi uniti
  • Narani-Soji: posizione con piedi paralleli distanziati
  • Gunnun-Soji: posizione lunga, gamba anteriore piegata, posteriore tesa, peso distribuito equamente su entrambe le gambe
  • Niunja-Soji: posizione corta, gambe entrambe piegate con il peso distribuito per il 70% su quella posteriore
  • Kyocha-Soji: posizione incrociata, gambe flesse con distribuzione di peso sulla anteriore

Tecniche di pugno e calcio

Tecniche con le mani

  • Pugno: JUMOK JIRUGI
  • Pugno dal lato della gamba posteriore: BARO-JIRUGI
  • Pugno dal lato della gamba anteriore: BANDAE-JIRUGI
  • Pugno con impatto laterale: YEOP-JIROGI
  • Pugno circolare: DOLLYO-JIRUGI
  • Pugno diretto: SEUO-JIRUGI
  • Doppio pugno: DIGHEUT-JIRUGI
  • Colpo a mano aperta: CIRUGI
  • Colpo al plesso solare: PYONSON-KEUT-SEUO-CIRUGI
  • Colpo con palmo verso il basso al plesso solare: PYONSON-KEUT-EOPO-CIRUGI (fatale)
  • Colpo in basso al plesso solare: PYONSON-KEUT-JEOCIO-CIRUGI
  • Colpo agli occhi: GWAISON-KEUT-CIRUGI
  • Colpo portato con il taglio della mano: SONNAL CHIGI
  • Colpo di taglio verso l'interno: AN-CHIGI
  • Colpo di taglio verso l'esterno: BAKKAT-CHIGI
  • Colpo di taglio frontale: AP-CHIGI

Tecniche con i piedi

  • Calcio: CHAGI
  • Calcio frontale: AP CHAGI
  • Calcio laterale: YOP CHAGI
  • Calcio semicircolare: BANDAL CHAGI
  • Calcio circolare: DOLLYO CHAGI
  • Calcio a spinta: MIRO CHAGI
  • Calcio all'indietro: DWI CHAGI
  • Calcio circolare all'indietro: MOM DOLLYO CHAGI
  • Calcio all'esterno: BITURO CHAGI
  • Calcio in volo: DWIO CHAGI
  • Calcio doppio in volo: MODUMBAL CHAGI
  • Calcio in alto: NOPI CHAGI
  • Calcio discendente: JIKO CHAGI
  • Calcio d'incontro: BADO CHAGI
Taekwondo

Abbigliamento e cinture nel Taekwondo

Il dobok è l'uniforme utilizzata per la pratica del Taekwondo, da do "stile di vita" e bohk "abbigliamento". Il dobok costituito da tre parti fondamentali: la casacca, i pantaloni e la cintura. Questi tre elementi sono creati sulla base delle tre figure geometriche fondamentali: il cerchio, il quadrato e il triangolo e rappresentano, secondo la tradizione coreana, il fondamento dell'universo.

Prima del combattimento tutti gli atleti devono indossare, oltre al dobok, le protezioni (corazza, conchiglia, parabraccia, paratibia, guanti, calzari, caschetto e paradenti).

Le cinture del taekwondo, a seconda dell'esperienza, sono dei colori:

  • Bianca, rappresenta la base dalla quale partire e la volontà di apprendere.
  • Bianca superiore, rappresenta l’ingenuità dell’allievo verso questa arte
  • Gialla, rappresenta la terra dove la pianta (allievo) mette le sue radici.
  • Gialla superiore, grado intermedio.
  • Verde, rappresenta l’arte che inizia a germogliare.
  • Verde superiore, grado intermedio.
  • Blu, rappresenta la crescita della pianta verso un miglioramento di se stesso e dell’arte del Taekwondo.
  • Blu superiore, grado intermedio.
  • Rossa, rappresenta la fine di un tipo di allenamento, nonché la pericolosità delle tecniche per cui è indispensabile l’autocontrollo.
  • Rossa superiore, grazie alla quale si arriva alla maturazione mentale e tecnica per sostenere l’esame di cintura nera.
  • Nera, rappresenta la notte. L’allievo inizia ad allenarsi diversamente, e rappresenta un nuovo punto di inizio.

Competizioni di taekwondo

Il combattimento sportivo si basa sul regolamento della World Taekwondo (WT), che viene applicato a ogni livello di competizione, dalle locali alle Olimpiadi.

L'atleta, per accumulare punti, deve colpire l'avversario sulla corazza con tecniche di calcio (2 punti, 4 se in rotazione) o di pugno (1 punto), oppure in testa con sole tecniche di calcio (3 punti, 5 se in rotazione). Il contatto è pieno e il KO è valido. Non esiste limite ai colpi a meno che non si proceda ad un fallo, e quindi, ad un'azione che richiede l'intervento dell'arbitro.

Per quanto riguarda le categorie, esse sono create sulla base del sesso, dell'età, del peso (verificato il giorno precedente la gara dagli Ufficiali di Gara) e della cintura dell'atleta. Ciò permette di avere combattimenti in cui le capacità tecniche, fisiche e mentali dei due atleti siano il più possibile eque. Sulla base dell'età ci sono:

  • Seniores (18-35 anni)
  • Juniores (15-17 anni)
  • Cadetti A (13-14 anni)
  • Cadetti B (10-12 anni)

Benefici del taekwondo

Il Taekwondo, oltre a essere un buon metodo di autodifesa apporta benefici sia fisici che mentali:

  • migliora i riflessi e la coordinazione
  • favorisce uno sviluppo armonico del fisico
  • aumenta la sicurezza in sé e la disciplina
  • prepara agli imprevisti preparando l'atleta a rispondere con velocità
  • previene l'insorgere dei disturbi cardiovascolari e agisce positivamente sul cuore e sul sistema nervoso
Taekwondo

Taekwondo per bambini

Il Taekwondo può essere praticato di solito dai 4 anni. Si inizia proponendo loro giochi e percorsi in cui devono saltare, fare capriole e tirare i primi calci. L'attività vera e propria inizia dai 6 anni con tornei e attività dedicate. Dai 10 anni può iniziare l'attività agonistica: i cadetti A partecipano già alle gare internazionali.

Ottima disciplina per i bambini perché il taekwondo combatte la timidezza, essendo un momento di aggregazione per grandi e piccoli, ma è anche un rimedio per l’eccessiva esuberanza che può così essere “scaricata” sul tatami. Il Taekwondo è un'arte marziale ma conferisce al bambino un notevole buon senso: gli dà la possibilità di fronteggiare gli avversari ma gli impedisce azioni sleali e scorrette. La disciplina è un buon modo per migliorare anche la concentrazione (utile anche nelle performance scolastiche) e le capacità comunicative. Per il suo codice etico, fatto di regole da rispettare, può essere una buona palestra di educazione.