Verifiche, interrogazioni, il peso di dover incarnare la perfezione che scuola, genitori e società si aspettano da loro. In adolescenza lo stress si fa sentire e spesso sfocia in disturbi mentali quali ansia cronica e attacchi di panico, ma se si puntasse sulla prevenzione? Lo yoga è consigliato da più parti per i suoi benefici mentali tra cui riequilibrio della mente e migliore gestione delle tensioni accompagnati dalla maggiore consapevolezza di sé e di ciò che ci circonda. Su queste basi è nato il Teen yoga, perfetto esempio in cui la disciplina yogica si interseca alle necessità dei teenager alle prese con mille difficoltà legate a questa fase così delicata della vita. Per farci spiegare meglio di cosa si tratti, abbiamo sentito il parere di Esteban dell'Orto, insegnante di yoga per bambini e adolescenti che potrai trovare anche allo YogaFestival che si terrà dal 10 al 12 novembre a Milano, in cui guiderà due freeclass per adolescenti e in cui ci sarà anche uno spazio dedicato allo yoga per i bambini.
Cosa contraddistingue il teen yoga dalla sua forma più tradizionale? In realtà ciò che cambia sono gli obiettivi. "La struttura di una mia lezione è simile a quella di una lezione di yoga tradizionale – spiega Dell'Orto – facciamo riscaldamento, pratica, pranayama (controllo ritmico del respiro, ndr) e rilassamento profondo. Le diversità riguardano il fine perché do ai ragazzi gli strumenti per cercare di alleviare ansia, paure e insicurezze tipiche dell'adolescenza. Lo stile all'inizio è irrilevante, per i praticante inesperti, come capita siano i più giovani, è consigliabile un hatha yoga, complessivo e semplice perché conta soprattutto assimilare la pratica generale".
Ogni attività sportiva ha il suo vantaggio per il corpo, dall'elasticità alla forza, dalla velocità al potenziamento muscolare ma il lato mentale, a volte, non è così centrale. Apprendere una corretta respirazione, le tecniche di rilassamento adeguate e la consapevolezza di sé sono, nello yoga, importanti quanto la sfera meramente fisica. "Ciò che differenzia lo yoga è l’ascolto interiore, non bastano postura corretta e elasticità – precisa l'esperto. – Lavorare sulla meditazione e sulla respirazione contribuisce a rilassare corpo e mente perché quelle posture attivano cicli ormonali, chimici e fisici del corpo che favoriscono l’attivazione energetica. Lo pensavano secoli fa i guru dello yoga e oggi le neuroscienze lo confermano e saper lavorare su di sé è fondamentale per vivere nel mondo frenetico in cui siamo immersi".
Il carico emotivo alla fine delle 5/6 ore in classe è notevole, soprattutto se lo studente ha affrontato anche prove o esami. Proporre, al termine delle lezioni, un momento di relax non può che giovare ai ragazzi ed è per questo che iniziano a nascere alcune collaborazioni tra maestri di yoga e scuole superiori. "Praticare yoga a scuola subito dopo le lezioni serve a riequilibrare la mente e il corpo, quest'ultimo soprattutto per la postura, spesso penalizzata dopo molte ore ai banchi di scuola" spiega Dell'Orto, che ha dato il via a un corso extrascolastico in un liceo artistico milanese.
"I feedback sono positivi, oggi lo yoga suscita curiosità e interesse tra i ragazzi – continua l'insegnante. – Il tema della cura della salute mentale è molto caro agli adolescenti di oggi e il vantaggio di proporlo a scuola risiede nella maggiore opportunità di ingaggio. Tanti ragazzi si sono confidati con me sulle loro insicurezze e, provando una lezione, si sono riusciti a rilassare e a trarre beneficio. La maggior parte delle allieve sono ragazze, vedo ancora un po' il tabù dello yoga come attività femminile ma c'è anche un certo interesse da parte di alcuni ragazzi. In loro ne giova soprattutto l'elasticità e più il corpo è morbido più lo è anche la mente".
"Ciò che bisogna trasmettere è l'importanza dell'ascolto – ci confida Dell'Orto – ed è ciò che ho appreso io dai miei insegnanti fin dall'infanzia. Coloro che scelgono di frequentare yoga hanno, di solito, già una certa sensibilità, io aggiungo quei consigli e quelle attenzioni di cui secondo me hanno bisogno. Cerco di far apprendere loro l’equilibrio grazie a tecniche di respiro che alleviano gli stati d’animo negativi. Lo yoga non è una scienza esatta e nemmeno una medicina ma aiuta a rallentare corpo e processi mentali come l'ansia. Sostanzialmente insegno a rallentare".
In effetti, in un mondo che scorre sempre più veloce e in cui i momenti di calma sono vissuti come inattività e svogliatezza, imparare a pensare e a muoversi lentamente dà quegli strumenti per riflettere e per vedere ciò che ci circonda con più razionalità. Lo yoga insegna a riflettere sul tempo e a vederlo come un'opportunità, non come un nemico da inseguire ogni giorno. Entrare in contatto con questi concetti già in adolescenza contribuisce a formare adulti più sensibili, cauti e sicuri di sé.