Terme naturali più belle del mondo: dall’Islanda al Giappone, dalla Turchia alla Nuova Zelanda

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Tra geyser fumanti l’acqua a 38°C della Segret Lagoon, le acque bollenti degli inferni di Beppu, la spiaggia calda riscladata da un fiume sotterraneo e il paesaggio surreale delle piscine a cielo aperto in Turchia. Sono solo alcune delle terme in mezzo alla natura più belle al mondo.
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Gaia Cortese 9 Gennaio 2019

Si sente parlare dei benefici miracolosi dell'acqua delle terme. Tutto vero. Ma quando ci si trova immersi in una vasca naturale di acqua termale, circondati dalla natura, il miracolo è proprio trovarsi in un luogo così perfetto. Insomma, quando Madre Natura ci si è messa di impegno, ha realizzato dei luoghi incontaminati davvero unici. Quando i benefici di corpo e spirito incontrano la bellezza della natura, molto probabilmente significa che ti trovi in una delle numerose terme naturali esistenti al mondo. Senza nulla togliere alle nostrane Terme di Saturnia o agli Antichi Bagni di Bormio, esistono alcune terme che da sole potrebbero giustificare l'organizzazione di un volo intercontinentale. A te la scelta, se preferisci immergerti tra geyser fumanti, in acque bollenti che ricordano gli Inferi, in una spiaggia calda della Nuova Zelanda o in un paesaggio surreale della Turchia.

Le terme naturali di Pamukkale in Turchia

Le terme naturali di Pamukkale (il cui nome che significa "castello di cotone") si trovano nell’area sud-occidentale della Turchia e sorgono in prossimità dell’antica città di Hierapolis: nei secoli, i movimenti tettonici hanno portato alla formazione di numerose fonti termali con acque ricche di calcio e anidride carbonica che nel tempo hanno scavato la roccia di calcare e travertino, creando suggestive piscine a cielo aperto. Oltre ad essere ormai Patrimonio Culturale dell’Unesco, le terme naturali di Pamukkale sono un incanto per gli occhi e per lo spirito. Per visitare l’area è previsto un biglietto di ingresso che permette di accedere anche agli scavi archeologici del sito. Il modo più semplice per raggiungere le terme libere di Pamukkale è partire dalla città di Denizli (dove si trova l’aeroporto di Denizli Çardak Airport), da dove partono autobus diretti al sito termale. Il periodo migliore per visitare le terme di Pamukkale? L’autunno o la primavera.

Hells of Beppu in Giappone

Il nome non è dei più accoglienti (hells in inglese significa inferi), ma sarà che queste terme si trovano tutte a Beppu, sull’isola di Kyushu, considerata la zona più vulcanica di tutto il Giappone, forse tra fumarole e solfatare, non si poteva trovare nome più appropriato. Gli inferni di Beppu sono otto e sono siti geotermici che ricordano molto le raffigurazioni classiche dell’inferno di Dante. Umi Jigoku è l'inferno più bello per il suo colore turchese e la presenza tutt'intorno di fiori di loto; Oniishibozu Jigoku è caratterizzato dalla presenza di bolle di fango che emergono dal grande lago e che ricordano le teste rasate dei monaci; Shiraike Jigoku ha un'acqua di colore bianco, simile al latte, che ricorderebbe più propriamente un paradiso; Kamado Jigoku ha un'acqua che raggiunge i 100°C e una grossa statua che rappresenta il diavolo in veste di cuoco; Oniyama Jigoku è la stazione termale con un allevamento di be 80 coccodrilli e in alcuni giorni è possibile assistere al lancio dell'esca, ossia quando viene dato da mangiare a questi spaventosi esemplari; Yama Jigoku è caratterizzato dalla presenza di fumarole di acqua bollente con temperatura media di 90°C e infine Chinoike Jigoku è la stazione che più assomiglia all’inferno, perché qui le acque, oltre a raggiungere la temperatura di 78°C, sono anche di un rosso sangue.

Secret Lagoon in Islanda

Non importa quanto faccia freddo in Islanda, perché alla Secret Lagoon l’acqua rimane calda a 38°C durante tutto l’anno: è il più grande complesso termale dell’isola, situato nel piccolo villaggio di Fludir, nell’area del Golden Circle, a circa un’ora di auto dalla Capitale Reykjavík. Dalla sorgente naturale che alimenta la piscina, l’acqua esce a una temperatura di 80-100°C, ma ci sono grandi cartelli che allertano gli ospiti di stare a debita distanza dalle sorgenti. Fuori dall'acqua possono esserci anche 10-12°C, può tirare vento o piovere, ma il piacere di rimanere immersi nell’acqua calda, osservando le piccole eruzioni a intervalli di pochi minuti di qualche geyser vicino, è un'esperienza da provare almeno una volta nella vita. Secret Lagoon è un luogo davvero magico, ancora più spettacolare durante la stagione invernale perché consente di osservare le luci del cielo del nord riflettersi nello specchio d’acqua. L’entrata è a pagamento (2800 ISK ossia circa 21 euro).

Hot Water Beach in Nuova Zelanda

La natura è sorprendente e non smetterà mai di stupire. Siamo a 175 km da Auckland, sulla penisola di Coromandel, in Nuova Zelanda. Qui il bagno non si fa nell’oceano, ma direttamente in spiaggia. Sotto questa spiaggia, l’Hot Water Beach, scorre infatti un fiume sotterraneo che, precisamente due ore prima e due dopo la bassa marea, riscalda la spiaggia con un flusso d’acqua calda. Il nome della spiaggia neozelandese deriva dalle sorgenti presenti nel sottosuolo, da cui sgorga acqua calda, filtrata dalla sabbia al quarzo. La temperatura dell'acqua raggiunge in superficie i 64°C. Inutile dire che l’Hot Water Beach è diventata una spiaggia unica al mondo, che attira wellness lovers e turisti incuriositi di testare i suoi benefici termali da ogni parte del mondo: qui ogni anno arrivano 700 mila persone per scavarsi nella sabbia la propria personale vasca termale.