Metropolitana di Parigi

Usare i tornelli della metro per convertire l’energia cinetica dei passanti in elettricità: la sfida di Parigi al climate change

Le innovative iniziative di Parigi per ridurre le emissioni e costruire un futuro più sostenibile: dalla conversione dell’energia cinetica dei passeggeri alla creazione di zone a traffico limitato, la capitale francese è un modello per le città che vogliono affrontare la sfida del cambiamento climatico.
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Roberto Russo 16 Febbraio 2024

Il cambiamento climatico è una sfida globale che richiede un impegno collettivo a tutti i livelli. Se da un lato i grandi accordi internazionali e i piani di intervento su larga scala sono fondamentali, dall'altro non bisogna trascurare l'importanza dei piccoli gesti quotidiani. Ogni scelta consapevole, ogni azione volta a ridurre il proprio impatto ambientale, contribuisce a costruire un futuro più sostenibile.

Un esempio emblematico di questo approccio è il progetto pilota realizzato nella metropolitana di Parigi lo scorso anno. Presso la stazione della metropolitana Miromesnil, i tornelli sono stati dotati di mini turbine in grado di convertire l'energia cinetica dei passanti in elettricità.

Sebbene la quantità di energia prodotta sia stata minima, l'idea racchiude un potenziale significativo: se estesa a tutta la rete metropolitana, queste turbine potrebbero generare una quantità significativa di energia rinnovabile, con un conseguente risparmio di emissioni di CO2.

Come Parigi porta avanti la lotta al cambiamento climatico

Parigi è una città all'avanguardia nella lotta al cambiamento climatico (anche in maniera simbolica, come, per esempio, con il riciclo di pezzi della Torre Eiffel nelle medaglie per le prossime Olimpiadi).

La capitale della Francia, non solo ha già ridotto le proprie emissioni di carbonio del 35% rispetto al 2004, ma ha anche messo in campo un ambizioso piano per diventare carbon-neutral entro il 2050. Tra le misure più interessanti troviamo:

  • l‘implementazione di una “rete di raffreddamento” utilizzando l'acqua del fiume Senna, per combattere le “isole di calore urbano”;
  • la creazione di nuovi spazi verdi, come il progetto di riapertura del fiume Bièvre o l'aggiunta di vegetazione nel parvis Notre-Dame – place Jean Paul II (piazza su cui si affacciano la cattedrale di Notre-Dame, l'Hôtel-Dieu, antico ospedale e le Crypte archéologique, e al cui centro il Point zéro, da cui si misurano tutte le distanze rispetto a Parigi);
  • un piano di mobilità sostenibile che prevede la promozione di biciclette, bus e carpooling, nonché la pedonalizzazione di importanti piazze;
  • l'obbligo di utilizzo di energia rinnovabile per tutti gli edifici pubblici entro il 2040 e l'eliminazione dei motori a combustione interna dai veicoli pubblici entro il 2030.

L'efficienza energetica è un altro elemento fondamentale del piano di Parigi. L'obiettivo è quello di ristrutturare tutti gli edifici esistenti entro il 2050, rendendoli a basso consumo energetico. Per gli edifici residenziali, si punta a una riduzione delle emissioni del 43% rispetto al 2030, con particolare attenzione alle case popolari.

Piccoli gesti per un futuro migliore

La storia di Parigi dimostra che anche i piccoli gesti possono fare la differenza. Ogni cittadino, ogni azienda, ogni istituzione può contribuire alla lotta al cambiamento climatico adottando scelte sostenibili e promuovendo comportamenti virtuosi. Ricordiamo, il futuro del pianeta dipende da ognuno di noi.

Il cambiamento climatico è una sfida complessa, ma non insormontabile. L'esempio della capitale francese ci dimostra che con impegno e creatività, possiamo trovare soluzioni innovative e sostenibili. Non aspettiamo che siano gli altri a fare la differenza. Ogni passo, ogni scelta consapevole, ci avvicina a un futuro più verde e vivibile per tutti.

Fonte | RATP