“Vespers of the Blessed Earth”: nei teatri arriva la sinfonia che celebra la natura ferita dalla crisi climatica

Nell’opera, che ha esordito a Philadelphia, mentre il coro intona i nomi di 192 specie animali e vegetali sull’orlo dell’estinzione, gli ascoltatori si ricordano dei danni che l’uomo arreca ogni giorno all’ambiente e a se stesso: Adams dimostra che anche con la musica si può fare attivismo.
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Martina Alfieri 3 Aprile 2023

Anche la musica sa farsi portatrice di messaggi profondi e può diventare un veicolo per sensibilizzare le persone rispetto alla crisi ecologica che stiamo attraversando. Di certo è quello che pensa il compositore statunitense John Luther Adams, che è appena tornato nei teatri con la sua opera Vespers of the Blessed Earth, letteralmente “Vespri della Terra Benedetta”.

In 50 minuti di concerto, vengono menzionate le specie più a rischio sul nostro Pianeta. In qualche modo, sono tutte minacciate da un’altra specie, in grado di ferire la natura e se stessa: l’homo sapiens.

Vespers of the Blessed Earth ha esordito nei giorni scorsi prima a Philadelphia, eseguita dalla Philadelphia Orchestra, da The Crossing e dal soprano Meigui Zhang, e sarà presto al teatro Carnegie Hall di New York.

Il coro, accompagnato dall'orchestra, intona i nomi di 192 specie a rischio di estinzione: si parte dalle piante, come l'abete di Baishanzu (di cui negli ultimi 40 anni sono stati registrati solo 3 esemplari) per poi passare a insetti, ragni, pesci, rettili, anfibi. Dopo di loro, arrivano gli uccelli: specie di fringuelli e ara, avvoltoi e allodole che rischiano oggi di scomparire.

Infine, si passa ai mammiferi che, come rivela anche un recente studio, stanno vivendo un rapido declino: tutti i mammiferi terrestri selvatici del mondo pesano meno del 10% dell’umanità.

Ciò che cerca di trasmettere John Luther Adams nella sua preghiera in musica – che diventa una forma di attivismo – è che proprio l’uomo, con le sue azioni, continua a danneggiare se stesso e le altre specie.

"Dobbiamo renderci conto che la situazione è terribile e che peggiorerà, prima di migliorare", avrebbe detto Adams della crisi climatica – come riporta il New York Times – in una recente video-intervista dalla sua casa nel deserto del New Mexico. "L'unico modo per migliorare la situazione è che affrontiamo la dura, cruda e terrificante realtà che ci attende – e agiamo di conseguenza".

L'opera di Adams si ispira da sempre alla natura; il suo lavoro orchestrale Become Ocean ha vinto nel 2014 il Premio Pulitzer per la musica. Pure con un senso di malinconia e pessimismo, con questa nuova preghiera alla Terra il compositore invita a prendere coscienza dell’emergenza e ad agire. Anche la sintesi del 6° rapporto dell’IPCC, pubblicata nei giorni scorsi, ci dà conferma che dobbiamo intraprendere con urgenza scelte politiche più ambiziose se vogliamo garantire un futuro vivibile e sostenibile a tutti gli esseri viventi.