Zone tossiche: ecco i luoghi più inquinati al mondo

Ci sono alcune città indiane dove l’aria è ormai totalmente irrespirabile. Ma anche fiumi pieni di rifiuti e luoghi radioattivi, come Chernobyl, che continua a essere invivibile.
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Gianluca Cedolin 9 Marzo 2020

Tempo fa ti abbiamo raccontato quali sono le città più verdi del pianeta, luoghi che cercano di combattere la crisi climatica con l’impiego di energie rinnovabili, con la piantumazione di nuovi alberi e favorendo una mobilità più sostenibile. Allo stesso tempo, però, ci sono posti dove il livello di emissioni è talmente alto che diventa difficile respirare, ambienti in cui le condizioni di salute sono messe a dura prova. Qui, affidandoci a due report, abbiamo individuato quali sono i luoghi più inquinati del pianeta.

Le polveri sottili

Se consideriamo come parametro di inquinamento la concentrazione di particolato nell’aria (sia Pm10 che Pm2,5), il luogo peggiore al mondo è sicuramente l’India, che nella top ten delle città più inquinate secondo l’Oms ne ha nove. Un disastro certificato dai numeri: a Kanpur, la peggior città per qualità dell’aria, la concentrazione media annuale di Pm10 per metro cubo è di 318,5 microgrammi.

Per farti capire quanto sia irrespirabile l’aria in un posto del genere, basta che tu pensi che in Italia il limite per gli sforamenti è di 50 µg / m^3. E che già con quel livello di particolato nell’aria, la situazione è abbastanza grave. A Kanpur è sei volte peggio, e anche la concentrazione di Pm2,5 (particelle ancora più piccole e letali) è molto alta: 173 µg / m^3.

Chiudono il podio Faridabad, nel Nord dell’India (171,5 di Pm2,5 e 315,9 di Pm10) e Gaya, nell’India dell’Est (149,1 di Pm2,5 e 274,6 di Pm10). La capitale indiana Nuova Delhi è al sesto posto della classifica dell’Organizzazione mondiale della sanità, mentre all’ottavo si trova l’unica città non indiana della top ten: Bamenda, in Camerun.

I luoghi più contaminati

Possiamo però valutare altri aspetti dell’inquinamento, concentrandoci non solo sulle emissioni e sulla qualità dell’aria, ma anche sui rifiuti, sui residui chimici, sulla radioattività di alcuni posti. In questo senso, anche se non è aggiornatissimo (si riferisce al 2013), possiamo dare un’occhiata al rapporto stillato dal Blacksmith institute e dalla Green cross Switzerland intitolato “Top ten toxic threats in 2013: cleanup, progress and ongoing challenges”.

Secondo il report, il luogo più inquinato al mondo sarebbe Agbogbloshie, nella periferia di Accra, in Ghana, per le circa 215mila tonnellate di rifiuti elettronici provenienti dall’Europa occidentale che vengono depositati ogni anno qui (quindi, principalmente, siamo noi a causare questo tipo di inquianmento). Al secondo posto, nonostante al momento in cui è stata fatta questa classifica fossero passati quasi 30 anni dal disastro, c’è Chernobyl, in Ucraina, a causa dell’elevatissimo livello di radioattività che ancora oggi si registra da quelle parti.

Chiude il podio un fiume: potrebbe sembrarti una sorpresa, forse, ma la maggior parte dei rifiuti e della plastica presente negli oceani proviene dai fiumi. Il Citarum, sull’isola di Giava, in Indonesia, è considerato il fiume più inquinato al mondo, tra liquami, plastica, immondizia indifferenziata ma anche scarichi industriali, con elementi chimici e pesticidi riversati nel corso d’acqua.