Se ti stai approcciando al mondo della mindfulness, forse ti sarai reso conto delle molte tecniche di meditazione che negli anni si sono diffuse in tutto il mondo. Questa varietà ti può far sentire spaesato ma sicuramente, con il tempo, troverai quella più adatta a te. Partiamo dalla più famosa, la meditazione zen, per arrivare a quella dinamica, che lascia libero sfogo alle tue emozioni.
La meditazione zen è quella classica buddista e viene ideata nel sesto secolo d.C. da un monaco indiano. Questa meditazione, detta Zazen, è la "meditazione da seduti" e implica l’abbandono dei pensieri e il sedersi in pace con sé stessi. Le caratteristiche di questa pratica sono la staticità e il respiro, con le quali dovresti cercare di eliminare paure e pregiudizi per entrare in contatto con il tuo vero Io. La meditazione zen può essere praticata da tutti, non richiede un grande impegno né fisico né economico e aiuta a combattere stress e ansia grazie a maggiori consapevolezza e autocontrollo.
La meditazione trascendentale è indirizzata allo sviluppo di potenzialità umane e la sua origine risale al maestro Maharishi Mahesh Yogi che l'ha introdotta in India nel 1955 e, successivamente, in occidente alla fine degli anni 60.
Questa meditazione si basa sulla ripetizione per alcuni minuti di uno specifico suono, cioè il mantra, che permette alla mente di raggiungere uno stato naturale di consapevolezza chiamato "trascendenza", che rilassa profondamente corpo e mente. Per praticarla devi trovare il mantra più adatto a te e recitarlo ogni giorno.
La meditazione Kundalini, come la meditazione tantrica, combina movimento, meditazione, respiro e suono per permettere alla tua energia addormentata, la Kundalini, di risalire lungo la spina dorsale. Si tratta di una forma di energia avvolta a spirale sulla base della colonna vertebrale e ogni sessione di kundalini si concentra su un chakra specifico che mira a risvegliare. L'intento è quello di aprire i canali dei sette chakra, i centri di energia, in modo che l’energia generalmente bloccata all’altezza del primo chakra, quello connesso alla terra e alla stabilità, possa fluire liberamente in tutto il corpo.
La meditazione camminata è stata ideata dallo stesso Buddha mentre percorreva a piedi scalzi le regioni dell'India. Si tratta di una camminata lenta e consapevole che permette di sentire sia il corpo che la mente ed è una tecnica di meditazione che si adatta perfettamente ai tempi moderni, in cui è sempre più difficile trovare il tempo sufficiente per concedersi un momento per rilassarsi.
Durante l’appoggio di un piede sul pavimento, devi provare a percepire il tallone che tocca terra, poi l’avampiede e, a seguire, le cinque dita del piede. Prova a sentire come cambia la distribuzione del peso man mano che appoggi tutto il piede a terra. Poi porta l’attenzione anche alle caviglie e ai polpacci, alle ginocchia e alle cosce, fino al bacino. Tutte queste parti del corpo, infatti, partecipano alla camminata e si modificano ogni volta che i piedi si muovono.
Le origini della meditazione Vipassana risalgono al sesto secolo d.C. ed è conosciuta per essere basata sulla consapevolezza della respirazione. Per praticarla, devi focalizzare tutta la tua attenzione su un oggetto, materiale o immateriale, e sui suoi movimenti. "Vipassana" significa proprio "visione" e, infatti, è utile per elevare la tua spiritualità e farti raggiungere una vita illuminata.
La meditazione dinamica rientra nelle tecniche ideate dal maestro Osho ed è una pratica che richiede movimento ed espressione. In questa meditazione devi lasciar liberi ogni pensiero e ogni emozione così che vengano espressi esteriormente con le azioni. Questa tecnica è utile per imparare a riscoprire il silenzio e la preziosità dell'assenza di stimoli a cui siamo abituati.