Sembra quasi un camioncino uscito da una fiaba e invece a raccontare le favole è proprio il suo ideatore, l’ex maestro di scuola media Antonio La Cava, che dal 1999, a bordo del suo bibliomotocarro, la biblioteca itinerante su ruote più piccola d'Italia, percorre oltre 300 km al giorno per raggiungere tutte quelle città con meno di 1000 abitanti in cui spesso non ci sono librerie o biblioteche.

L'idea del bibliomotocarro è nata durante le ore scolastiche, quando Antonio ha notato che durante le sue lezioni i suoi studenti erano sempre meno attratti dalla lettura dei libri. Così ha sentito la necessita di richiamare l’attenzione su quello che secondo lui era un problema e ha trovato in un mezzo di trasporto umile come il motocarro, la soluzione per fare in modo che il libro diventi simbolo ed espressione di una cultura popolare, accessibile a tutti.

Antonio porta avanti questo suo progetto spinto da un promessa fatta anni fa a sua madre, quando, nonostante le scarse condizioni economiche, con tanti sacrifici ha permesso al figlio di studiare.  “Ricordo che mia mamma mi disse che avrei studiato, ma ad una condizione: non avrei dovuto dimenticare di restituire ai bambini poveri l’istruzione che io avrei avuto”, afferma in un'intervista Antonio La Cava.

Oggi la sua è una vera missione culturale che lo ha portato a vincere diversi premi, tra cui il Premio Internazionale Elisa Frauenfelder per la sezione Maestri d’Italia e il titolo di Commendatore, insignito dal Presidente della Repubblica Sergio Mattarella, che, come tanti altri, vede in lui un esempio da seguire per far ripartire la cultura in Italia.