A Pietragalla, dentro queste cantine sotterranee, si produce il vino come tanti anni fa: pestando l’uva con i piedi

A Pietragalla, in provincia di Potenza, ci sono delle cantine sotterranee, scavate direttamente nella roccia, dove si produce il vino come tanti anni fa. Realizzate dai contadini nel 19° secolo, questi palmenti vengono utilizzati ancora oggi e, proprio per la loro particolarità, il FAI ha deciso di inserire la cittadina tra i “luoghi del cuore” del nostro Paese.
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Video Storie 29 Ottobre 2021

Ci sono delle cantine sotterranee scavate direttamente nella roccia dove, dopo oltre due secoli, c’è ancora qualcuno che produce il vino al loro interno con lo stesso metodo utilizzato fino agli anni ‘60: pestandolo coi piedi. In provincia di Potenza, a Pietragalla, c’è un posto che sembra uscito da una fiaba ma che in realtà rappresenta uno dei borghi naturali più suggestivi d’Italia caratteristico per i palmenti, strutture usate per la pigiatura delle uve e la fermentazione del mosto.

Le 200 grotte, realizzate dai contadini francesi nel 19esimo secolo, sono state costruite utilizzando materiali già presenti nel territorio. Come le pietre di fiume per la facciata che fuoriesce dal terreno, la sabbia per l’intonaco e il tufo per le vasche interne in cui veniva raccolta l’uva. Inoltre, sono state scavate direttamente nella roccia per mantenere una temperatura interna costante. Dentro ciascuna di queste strutture sono presenti dalle 2 alle 4 vasche. L’uva vendemmiata veniva trasportata nei palmenti e pigiata a piedi nudi nella vasca più alta poi il mosto veniva portato in quella sottostante, lasciata a fermentare dai 15 ai 20 giorni. In queste cantine, inoltre, era presente un’apertura sul tetto necessaria per liberare l’anidride carbonica generata dalla fermentazione del mosto, tossica per chi lavora in ambienti chiusi e poco ventilati.

Anche se si trovano a due passi dalla vita cittadina, in queste strutture il tempo sembra essersi fermato poiché, ad oggi, sono intatte e identiche a come apparivano due secoli fa. Un’altra particolarità che rende uniche queste strutture è quella di poter camminare sopra i loro tetti. Infatti, grazie alla posizione sotto terra, il soffitto si mimetizza con la natura circostante offrendo ai visitatori, a seconda delle stagioni, un grande prato erboso o una distesa di neve su cui passeggiare.

Oggi è una meta di grande attrazione turistica, ma alcune famiglie di Pietragalla hanno scelto di rispettare le antiche tradizioni e si recano in queste cantine a fare il vino come le generazioni passate. Proprio per questa particolarità, il FAI, il Fondo Ambiente Italiano, ha deciso di inserire questo posto tra i “luoghi del cuore” per fare in modo che, nel tempo, resti una testimonianza importante della storia del nostro Paese.