
Molte piccole aziende, a causa del periodo così difficile che stiamo vivendo, stanno rischiando di scomparire, e con loro quei mestieri profondamente legati alla terra. Ma due giovani pasticcieri siciliani, Giulio e Vincenzo Bonfissuto, hanno avuto un’idea per rilanciare la loro attività e la terra che li ha cresciuti.
È nato così il progetto “Fustuq", che prevede di piantare 70 nuovi alberi di pistacchio proprio accanto al loro laboratorio di Canicattì, in provincia di Agrigento. Infatti, cento anni fa, la terra dove ora sorge l’azienda era proprio una delle storiche fastuchere siciliane, andate poi perse con il passare del tempo per far spazio a coltivazioni più intensive. Ma in un mondo sempre più globalizzato, Giulio e Vincenzo sono voluti ritornare alle origini, con un occhio al futuro grazie a un progetto 100% ecostenibile: "Vogliamo piantare e coltivare 70 nuovi alberi di pistacchio", ha detto Vincenzo, "Per raccogliere una materia prima a centimetro zero".
Attraverso un’iniziativa di crowfunding sulla rete chiunque ha avuto la possibilità di adottare un alberello di pistacchio, e contribuire così in prima persona alla riqualificazione di questa terra. “Parliamo di un patrimonio culturale e agroalimentare unico di queste zone. Una coltivazione abbandonata nel tempo solo perché meno produttiva rispetto alle altre”. Attraverso questa iniziativa i coltivatori virtuali potranno assistere a distanza alla crescita di ogni singolo pistacchio, e riscoprire il legame unico tra la terra e i suoi prodotti genuini.