Adottare un cane: perché far entrare un quattro zampe nella tua vita

Qualche piccola ragione autobiografica per cui adottare un cane potrebbe rivelarsi una vera rivoluzione per la tua vita.
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Sara Del Dot 4 Dicembre 2018

Cinque anni fa, ho adottato il mio cane. È stato difficile, spesso stressante. Lei ha dovuto abituarsi a me, e io a lei. Ma alla fine ce l’abbiamo fatta. Perché sì, avere un cane è un impegno non da poco. Ma ci sono piccole abitudini che, con il tempo, ti fanno dimenticare com’era la vita prima che quella palla di pelo vi irrompesse.

Se ti cade del cibo dal tavolo in cucina, non lo devi raccogliere

Il cane è, fondamentalmente, un bidone. Qualsiasi cane lo è. Mangia tutto. Soprattutto se è tuo. Sul tavolo potrebbero esserci dei chiodi impastati nel catrame, ma per il tuo cane solo il fatto che si trovano su QUEL tavolo significa che valgono di più di qualsiasi altra cosa. Per questo, non appena cade qualcosa, non hai bisogno di alzarti e prendere la scopa o l’aspirapolvere. Lascia fare a lui. Vincete tutti.

Ogni giorno è felice senza motivo, e quindi perché non esserlo anche tu?

Ti svegli la mattina e lui ti saluta felice. Torni da lavoro e ti saluta felice. Gli metti il guinzaglio ed è felice. Gli togli il guinzaglio ed è felice. Lo riporti a casa ed è felice (a dire il vero in questo caso il mio esprime un leggero disappunto, ma sapendo di non avere scelta decide comunque di fingere di essere felice). Inondata da tale mole di entusiasmo, tu che motivo hai di non essere felice, o per lo meno di fargli sentire che quella sua gioia ingiustificata può avere una ragion d’essere anche nel tuo cuore soffocato dal caos della società?

Ti alleni a prenderti cura di un essere vivente

Tutte le mie piante muoiono, ma il cane è ancora vivo. Questo significa che in qualche modo ho raggiunto il nirvana della responsabilità. Infatti, quando hai un animale che dipende completamente da te, non puoi sgarrare. Devi nutrirlo, dargli da bere, occuparti di lui. Insomma, inizi ad imparare che al mondo non esisti soltanto tu e che il cibo non se lo verserà da solo nella ciotola. Impari la costanza, impari che ci sono cose che, semplicemente vanno fatte. E non serve esserci portati, occuparti di lui verrà da sé. Altrimenti, prima o poi qualcuno chiamerà i carabinieri.

Ti fa sentire protetto anche se pesa 4 kg

Avere un cane in casa ti fa dormire sonni tranquilli, non perché se qualcuno irrompesse lui gli salterebbe al collo ma perché, al primo suono leggermente estraneo, farebbe un tale casino da allarmare anche il tuo panettiere tre isolati più in là. Poi, certo, c’è chi ha un cane che al contrario aprirebbe la porta e porterebbe la palla all’intruso, ma quella si chiama sfortuna..

Ascolta (anche se non capisce niente)

Da quando l’ho presa, il mio cane si è ascoltato circa 12 esami universitari e una tesi di laurea, ha assistito a diverse interviste come spettatrice, ha partecipato ad accese conversazioni tra me e le mie amiche sui nostri problemi. E anche se siamo sempre state tutte consapevoli del fatto che, ovviamente, non capisce granché, anzi, niente di niente, è bello illudersi di avere un cane intellettuale che ha imparato a memoria come si fa un progetto di marketing sociale e quattro libri sui fondamenti della democrazia partecipativa.

Quel momento di calma a fine giornata

Con il cane che ti aspetta in casa da tutto il giorno, sei già consapevole che la tua giornata si concluderà almeno una o due ore dopo che hai timbrato il cartellino. Così corri a casa a prenderlo, non togli neanche la giacca e riesci subito. A quel punto, però, succede qualcosa di bello. Puoi respirare, fermarti un attimo nel silenzio (tanto, come abbiamo già detto, il cane non parla), pensare agli affari tuoi, magari nel frattempo lanciare compulsivamente una palla che ti verrà restituita altrettanto compulsivamente. Ma, se ci pensi, è molto più rilassante che entrare dalla porta dopo essere stata tutto il giorno davanti al computer, e rimetterti subito davanti al computer, o alla televisione, o al telefono, o a fissare il muro.

Ti fa uscire di casa

Da quando ho preso il cane, non c’è mai stato un solo giorno in cui io sia potuta rimanere in casa tutto il tempo. Se hai un cane, prima o poi fuori ci dovrai mettere piede. C’è il sole? Piove? Nevica? Grandina? Bene, al cane non gliene potrebbe fregare di meno. O meglio. Fuori, le sue tre volte al giorno, ci deve andare. Magari odia la pioggia e starà fuori appena cinque minuti, ma intanto tu la giacca te la sei dovuta mettere e le scarpe te le sei dovute allacciare. Forse sei una persona estremamente pigra, e ti chiederai “chi cavolo me lo fa fare?” Eppure ti assicuro che avere uno, due, tre appuntamenti fissi con il mondo esterno non è affatto negativo. È un ottimo modo per reagire all’inerzia della domenica o alla malinconia di quei giorni noiosi in cui non c’è niente da fare. Certo, dipende anche dalla confidenza che hai tu con il mondo. Magari ti fa schifo e non ti servono ulteriori motivi per verificarlo. Ma è anche un’occasione per scoprire posti nuovi, muoverti, passeggiare, godere delle meraviglie delle stagioni.