
Quello tra alimentazione e salute è un rapporto lungo millenni. La raccomandazione “fa' che il cibo sia la tua medicina” arriva, infatti, da più di duemila anni fa. A fartela è nientemeno che Ippocrate, il padre della medicina; e non si tratta di un semplice mito, ma di una verità che viene giorno dopo giorno confermata dalla ricerca scientifica.
Oggi la stessa ricerca ti serve nel piatto alimenti sempre più buoni non solo dal punto di vista del gusto, ma anche da quello dei benefici per la salute; non solo, la tecnologia mette a tua disposizione strategie per ridurre l'impatto della tua alimentazione sull'ambiente, sia rendendo più sostenibile la produzione del cibo sia fornendoti strumenti per controllarne origine e qualità.
Facendo il punto sulle tendenze alimentari più in voga nel 2021, una recentissima pubblicazione di Euromonitor International svela come il nuovo coronavirus abbia aumentato l'interesse dei consumatori nei confronti delle proprietà preventive e curative del cibo, e non solo. Le tematiche che hanno riscosso maggior interesse quest'anno sono 3; continua a leggere per scoprirle!
Come ti anticipavo, durante quest'anno è aumentato l'interesse nei confronti di prodotti alimentari in grado di migliorare lo stato di salute o di prevenire le malattie. Sempre più persone cercano di assumere un atteggiamento consapevole nei confronti dell'alimentazione e guardano al cibo come se fosse una vera e propria medicina.
In termini pratici, si è osservato un netto incremento dell'interesse nei confronti delle etichette degli alimenti, cui viene richiesto di essere sempre più trasparenti e di contenere un elenco di ingredienti semplici, facilmente identificabili e con effetti sulla salute a prova di scienza. Fra le caratteristiche più gradite sono incluse:
Fra i benefici più ricercati nel cibo sono invece inclusi:
Yogurt e latti fermentati che promettono di rinforzare il tuo sistema immunitario sono aumentati significativamente. Alcuni prodotti lo fanno fornendoti probiotici (microbi alleati della salute), ma sono sempre più numerosi quelli che contengono prebiotici (le sostanze che nutrono i probiotici).
Sono in aumento anche le persone che seguono diete particolari (come la chetogenica o la paleo) o che riducono l'assunzione di carboidrati.
Altra grande tematica è quella dell'alimentazione basata prevalentemente (se non addirittura esclusivamente) su alimenti di origine vegetale (per questo detta plant-based) e delle fonti di proteine alternative. In moltissimi casi, anche qui c'entra la salute. Infatti moltissime persone preferiscono il plant-based per migliorare il proprio benessere; e, in un caso su quattro, è stato un medico o un altro professionista della salute a consigliarle in questo senso.
Emerge anche l'interesse di prodotti di origine animale più sostenibili, ma la vendita dei sostituti della carne è aumentata sensibilmente. A volte si tratta di alternative di origine vegetale, altre volte di analoghi della carne (sia bovina sia suina) che ne imitano sapore e consistenza e che mirano a offrire la stessa esperienza culinaria (come i burger artificiali). Probabilmente l'alternativa più estrema è rappresentata dalla carne coltivata in laboratorio; in questo caso si tenta di servire nel piatto carne cruelty-free e dal ridotto impatto ambientale. L'approccio è stato già tentato anche con il pesce, latticini, miele e caviale, ma è più avanzato nel caso di bovini e pollo, tanto che i ristoranti di Singapore possono già servire pollo prodotto in questo modo.
Continua ad aumentare anche il mercato degli analoghi dei latticini, che però sollevano anche qualche dubbio (come la possibile presenza di soia geneticamente modificata e l'elevato impatto ambientale della produzione). Passi avanti non indifferenti sono stati fatti per quanto riguarda la produzione di analoghi dei formaggi, che oggi hanno consistenza e sapore migliori rispetto al passato.
Infine, c'è molto interesse nei confronti di cibi fermentati, prodotti della pesca meno modificati (per esempio senza impanatura) e loro sostituti e degli insetti come fonte di proteine.
L'ultima grande tematica abbraccia le tecnologie alimentari, l'origine del cibo e la sua sicurezza. Ciò che emerge dall'analisi di Euromonitor International è l'importanza dell'origine del cibo nel determinare la sua sostenibilità. Da questo punto di vista, meno della metà dei consumatori si fida di dichiarazioni come “biologico” o “fair trade”. Le nuove tecnologie arrivano in loro aiuto proponendo soluzioni per la tracciabilità digitale della filiera produttiva, e non solo. Infatti la tecnologia permette anche di sviluppare sempre più piattaforme di e-commerce grazie alle quali è possibile acquistare prodotti alimentari senza alcun intermediario. Anche il delivery locale ha un certo successo, con una particolare richiesta di velocità piuttosto che di gratuità (più ricercata in passato).
Infine, si registra un particolare interesse nei confronti del cibo “Km zero”. Il suo contributo allo sviluppo dell'economia locale e alla conservazione dell'identità, delle tradizioni e della cultura del luogo in cui viene prodotto e venduto sono fondamentali. Ma c'è un'altra sua caratteristica che riporta nuovamente l'attenzione su salute e sostenibilità: la capacità di ridurre la strada percorsa dal cibo e di promuoverne, quindi, freschezza e qualità nutrizionali riducendo allo stesso tempo il suo impatto sulla salute dell'ambiente. Insomma, sembra che a fare da padrona sia quasi sempre l'attenzione al benessere dell'essere umano e dell'ambiente; sono anche le tue preoccupazioni principali quando scegli cosa mettere nel piatto?