
Gli anacardi sono dei semi davvero deliziosi, anche se spesso vengono chiamati noccioline. Come gran parte della frutta secca a guscio contengono molte calorie, ma sono noti anche per essere un fonte importante di vitamine e sali minerali. Vediamo quindi come bisogna consumarli e in che quantità perché siano alleati della linea e della tua salute.
Gli anacardi (Anacardium occidentale) sono degli arbusti sempreverde appartenenti alla famiglia dei sommacchi (Anacardiaceae) e coltivati per i suoi semi commestibili caratteristici, che sono comunemente chiamati "noci di anacardi" anche se in realtà non sono vere noci, ma semi.
I semi, ricchi di olio e dal sapore caratteristico, sono comunemente usati nella cucina del sud-est asiatico e sono un ingrediente prezioso di numerosi piatti a base di pollo e vegetariani dell'India meridionale. Nei paesi occidentali vengono consumati principalmente tostati come spuntino ricco di proteine di alta qualità.
Gli anacardi sono originari del Brasile nord-orientale. I missionari portoghesi li portarono in Africa orientale e in India durante la fine del XVI secolo, dove l'arbusto si adattò a crescere a basse altitudini vicino alla costa. L'albero produce anche legno molto importante per le economie locali, soprattutto per confezionare casse da spedizione, barche e carbone, nonché per una gomma simile alla gomma arabica.
La resina contenuta nei gusci del frutto viene utilizzata come insetticida e nella produzione di materie plastiche. Poi c’è il suo frutto, la mela o pomo di anacardio, che viene utilizzata localmente in bevande, marmellate e gelatine, sebbene la maggior parte della coltivazione sia diretta alla produzione del prezioso seme.
La pianta può crescere fino a 12 metri di altezza dove il terreno è fertile e l'umidità è elevata. Le foglie coriacee sono disposte a spirale e il seme ricurvo ha la forma di un fagiolo grosso e spesso e può raggiungere una lunghezza di quasi 3 cm.
I valori nutrizionali che puoi leggere sono calcolati su 100 grammi di anacardi secchi. Una porzione non deve superare i 30 grammi.
Gli anacardi sono un po’ meno famosi rispetto ad altra frutta secca, come noci, pistacchi o mandorle, ma hanno numerose proprietà che meritano di essere conosciuti. Prima di tutto sono un’ottima fonte di proteine vegetali e ciò li rende interessanti soprattutto per chi ha scelto una dieta senza carne e alimenti di origine animale.
Sono ricchi di calorie, come tutte le noci in generale, ma sono anche ricchi di nutrienti, vitamine e sali minerali. Se consumati come spuntino, e come alternativa ai troppi cibi processati, possono aiutare a prevenire l'obesità e il diabete di tipo 2. L'alto contenuto di proteine e fibre nelle noci rende le persone sazie più a lungo.
Sono poi alleati contro il colesterolo, perché favoriscono livelli più bassi di LDL e poi sono una buona fonte di zinco, fondamentale per una sistema immunitario ben funzionante. Sono anche amici delle ossa perché fosforo e magnesio contribuiscono alla salute e alla crescita dello scheletro.
Tra le proprietà degli anacardi, c’è anche quella antiossidante, per la presenza soprattutto di zeaxantina, un pigmento in grado di proteggere gli occhi da eventuali danni del sole e salvaguardare la vista. Contengono anche triptofano, uno dei neurotrasmettitori più importanti del nostro organismo, ma soprattutto un amminoacido essenziale precursore della serotonina, l'ormone che dona buon umore e favorisce il buon riposo. Per questo motivo gli anacardi sono considerati dei veri antidepressivi naturali.
Gli anacardi, come un po’ tutta la frutta secca, sono alimenti che possono causare reazioni allergiche, che generalmente si manifestano con prurito, orticaria e problemi gastrointestinali, come dolori addominali diffusi, vomito e diarrea, mentre nei casi più gravi possono anche causare difficoltà respiratorie. Per questo motivo bisogna fare attenzione.
Come anticipato, di questa noce si consuma il seme oleoso interno, ottenuto per estrazione dal guscio esterno del frutto. Una volta estratto, deve essere sempre trattato e lavorato attraverso una complessa procedura che utilizza il calore, in quanto il guscio che lo racchiude contiene un olio irritante che inevitabilmente contamina il seme durante il processo di estrazione, rendendolo tossico. Solo il 10% circa degli anacardi sottoposti a lavorazione supera il trattamento indenne ed è quindi disponibile per il commercio. Questo è il motivo del prezzo, piuttosto alto.
Gli anacardi in Occidente si mangiano soprattutto tostati come spuntino, magari di accompagnamento a un aperitivo. Possono essere consumati anche a colazione, magari aggiunti a uno yogurt naturale magro insieme ad altri alimenti, come i cereali integrali e la frutta di stagione. Si possono abbinare a piatti a base di verdura o carne bianca, proprio come faresti con le mandorle.
Fonte | Crea