Anche la luna influenza il tuo sonno: in fase crescente rischi di dormire meno e andare a letto più tardi

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Uno studio condotto dai ricercatori di tre diverse università evidenzia come le fasi lunari (proprio come la luce artificiale) influenzino il sonno. In fase crescente il rischio è quello di coricarsi più tardi e quindi di dormire meno.
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Gaia Cortese 18 Febbraio 2021

Non è sempre solo colpa della tua serie tv preferita se ti capita di andare a dormire più tardi del solito. La causa potrebbe essere anche riconducibile alla fase in cui si trova la luna, prima che diventi piena: questo satellite terrestre, infatti, porta a dormire di meno e ad andare a tetto più tardi.

È quanto emerge da uno studio pubblicato sulla rivista Science Advances, condotto da alcuni scienziati dell'Università di Washington, dell'Università Nazionale di Quilmes in Argentina e dell'Università di Yale, che hanno analizzato i cicli di sonno di diversi partecipanti in relazione alle fasi del ciclo lunare.

Il team di scienziati ha analizzato due cicli lunari di 29,5 giorni confrontando l’orario medio dell’inizio del sonno e della sua durata, in un ambiente sia urbano sia rurale. Sono stati quindi reclutati 464 studenti universitari di Seattle e 98 persone appartenenti a tre diverse comunità indigene Toba-Qom argentine, con differenti accessi all’energia elettrica: una comunità rurale infatti  era del tutto sprovvista di elettricità, un’altra la usava raramente e la terza la utilizzava senza limitazioni. L’osservazione del sonno è stata poi possibile attraverso uno specifico dispositivo da polso indossato  dai partecipanti allo studio, in grado di rilevare i movimenti, e da cui è possibile determinare i periodi di sonno e veglia.

Se quindi nei giorni che precedono la luna piena si è evidenziata una tendenza generale a coricarsi più tardi e a dormire meno, con la luna calante la modulazione del sonno è aumentata.

“Ipotizziamo che i modelli che abbiamo osservato siano un adattamento innato che ha permesso ai nostri antenati di sfruttare questa fonte naturale di luce serale – ha spiegato Leandro Casiraghi dell’Università di Washington –. Questi effetti potrebbero contribuire a spiegare perché l'accesso all'elettricità provoca cambiamenti così pronunciati nei nostri schemi di sonno: la luce artificiale interrompe i nostri orologi circadiani innati in modi specifici, allungando le ore di veglia durante la sera”.

Non è un caso che proprio per favorire il sonno nei neonati e nei bambini più piccoli, tra le strategie più appropriate ci sia quella di creare un'atmosfera tranquilla, e soprattutto in penombra, almeno una mezz'ora prima di mettersi a letto.