Christmas Blues, come affrontare la tristezza che arriva con il Natale

Mentre i bambini (e anche alcuni adulti) scalpitano e fremono perché il giorno di Natale arrivi il più presto possibile, c’è una categoria di persone che non ama particolarmente questo periodo sotto le feste ed è colpito addirittura da una certa tristezza, il Christmas Blues. Ne abbiamo parlato con la Dottoressa Samanta Travini, psicologa.
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Gaia Cortese 23 Dicembre 2020
In collaborazione con Dott.ssa Samanta Travini. Psicologa

Ebenezer Scrooge de "Il Canto di Natale", il Grinch, Billy Bob Thornton del film "Babbo Bastardo". Gli esempi di personaggi che non amano il Natale, e che in alcun modo sentono lo spirito natalizio, non mancano. E parliamoci chiaro, senza arrivare a odiare il Natale, ci sono molte persone che in questo periodo mal digeriscono il clima di gioia e di festa che pervade un po' ovunque.

A ridosso delle feste, ci sono persone che associano al Natale un sentimento di tristezza, o anche di nostalgia, e che proprio non riescono ad apprezzare tutto il luccichio che precede e accompagna il periodo natalizio. A differenza del Winter Blues di cui abbiamo parlato qui, questo tipo di depressione prende il nome di Christmas Blues e descrive bene lo stato d'animo che accompagna un po’ tutti in un vero tour de force di festeggiamenti obbligati e di convenzioni sociali, che per alcuni sono solo fonte di ansia, tristezza e pensieri negativi.

Le cene di Natale, i regali da fare e le lunghe code da affrontare nei negozi (quest’anno diventate decisamente più lunghe), l’obbligo di partecipare a riunioni di famiglia non sempre gradite, ma anche il lavoro che aumenta in prossimità delle feste, sono tutti aspetti che portano a uno stravolgimento delle proprie abitudini e non tutti sono propensi a vivere questo periodo con gioia e spensieratezza.

Oltretutto il Natale spesso coincide con un momento dell’anno in cui si è portati, volenti o nolenti, a fare i conti con ciò che si è realizzato nel corso dell’anno che sta per finire, e anche rendersi conto dell’inesorabile scorrere del tempo, può non mettere nel mood migliore.

Va poi detto che Natale non cade nel miglior periodo dell’anno: le ore di luce sono davvero poche, il sole tramonta prima delle cinque del pomeriggio e le temperature sono piuttosto rigide. Vogliamo aggiungere quest’anno le restrizioni causa pandemia da Covid? Non credo ce ne sia bisogno.

Un modo per uscire dal Christmas Blues però esiste, se anche tu ci sei dentro fino al collo. Innanzitutto non devi sentirti inadeguato perché ogni persona ha un modo soggettivo di vivere determinati momenti della vita e non è obbligatorio condividere gli stati d’animo delle persone che ti circondano.

Forzarti di farti vedere felice aumenterebbe solo il tuo livello di stress, mentre parlarne con qualcuno, ammettendo il tuo senso di solitudine, non solo ti permette di trovare un modo per sfogarti, ma anche di sviluppare una certa resilienza.

Non rimuginare. Lascia andare i pensieri negativi, con la consapevolezza che pensandoci di meno, puoi ridurre il senso di ansia che ti accompagna. I pensieri ricorrenti, infatti, portano solo a maggiore preoccupazioni e anche nel caso del Christmas Blues non aiutano.  Oltretutto, se ci pensi bene, in una ventina di giorni, tutto finisce e per fortuna, come dice un proverbio "l’Epifania tutte le feste porta via".

Non lasciarti coinvolgere dal ritmo frenetico che si percepisce sotto le feste. Rimani concentrato sulla tua quotidianità, sui tuoi impegni lavorativi, ma anche sulle attività che occupano il tuo tempo libero, come l’attività fisica, le passeggiate con il tuo cane  o la passione per la cucina.

Se proprio devi fare qualche regalo, fanne uno anche a te stesso, qualcosa che da tempo vorresti comprare, ma che hai sempre rimandato. Forse in questo modo apprezzerai un po’ di più un evento come il Natale.

Lascia poi perdere film e trasmissioni tv a tema natalizio. Piuttosto esci all’aria aperta e fai una passeggiata respirando l’aria frizzante tipica dell’inverno. Ti sentirai subito meglio, soprattutto al rientro a casa, dove puoi sempre riscaldarti con una cioccolata calda dai comprovati benefici per l’umore.

Il parere dell'esperto

Abbiamo sentito sull'argomento la Dottoressa Samanta Travini: "Il termine Christmas Blues, di origine prettamente americana, sta ad indicare la depressione “da Natale”. Può comportare ansia, insonnia, malinconia, crisi di pianto, tristezza o anedonia.

Ne può essere colpito sia chi è incline a episodi depressivi sia chi in qualche modo non riesce a entrare in sintonia con il clima natalizio.  Alcune persone possono vivere un sentimento di inadeguatezza, una sorta di senso di colpa per non riuscire ad essere felici ed entusiasti, come il particolare periodo pretenderebbe. Anche chi ha subito degli eventi traumatici (un lutto di una persona cara, ad esempio ) può ritrovarsi a festeggiare senza avere al fianco la persona amata e arrivando a vivere tutto come  inutile e insignificante.

Solitamente i disturbi sono gli stessi della depressione comune. Ci si sente fuori luogo rispetto all’allegria che si avverte intorno, si è irritabili e si ha la voglia di fuggire via e isolarsi. La maggior parte delle persone avverte negatività, apatia, tristezza e nostalgia, ma anche insonnia e diminuzione della libido.

Innanzitutto allora è importante accogliere le emozioni che arrivano, senza giudizio: il fatto che in un clima festoso ci si senta tristi o malinconici non significa che siamo “sbagliati” o che ci dobbiamo sforzare per uniformarci al contesto. Al contrario, ascoltare la nostra tristezza e cogliere il significato del nostro Christmas blues può essere per noi prezioso. Forzarsi di apparire gioiosi per sentirsi “adeguati” comporta, infatti, un aumento del livello di stress; confidare a persone fidate il proprio stato d’animo, parlare della propria depressione natalizia invece, ci permetterà di sperimentare la condivisione, di lenire il senso di solitudine e di sviluppare resilienza.

Il segreto per poter affrontare tutto con più serenità è essere liberi di scegliere e fare ciò che ci si sente in linea coi propri valori: se si ha voglia di partecipare a un pranzo in famiglia si fa, altrimenti si può approfittare per prendersi cura di sè, fare ciò che ci piace e ci fa stare bene, come dedicarsi a hobby e interessi, alla lettura o alla cura del corpo".