Clima: il mondo è in codice rosso. Sui social la campagna #TraccediBosco per provare a cambiare le cose

Le Nazioni Unite hanno lanciato l’allarme: «Il mondo è in codice rosso. A pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti». Il riscaldamento globale sta causando effetti che rischiano di diventare irreversibili. Siamo ancora in tempo a invertire la tendenza, ma dobbiamo agire subito e tutti insieme.
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Ciaopeople Studios 17 Settembre 2021

Se ti chiedessero di lasciare un messaggio per la natura, che cosa scriveresti? Ti concentreresti sulla bellezza del mondo che ci circonda oppure sui pericoli del riscaldamento globale? Molti italiani hanno già pubblicato i loro messaggi aderendo alla campagna social #TraccediBosco ideata da Mutti per sensibilizzare più persone possibile sull'impatto e l’importanza delle piccole azioni concrete in favore dell'ambiente che ciascuno di noi, nel proprio piccolo, può compiere per cambiare le cose tutti insieme, come anche Mutti fa ogni giorno. Il progetto, infatti, va di pari passo con l'impegno che l'azienda porta avanti quotidianamente, promuovendo azioni di sostenibilità ambientale.

I rischi del Global warming

Un impegno, quello di Mutti, che è ancora più importante nel momento in cui le Nazioni Unite hanno lanciato l'allarme sul riscaldamento climatico e le conseguenze che avrà sul futuro del pianeta. “Stiamo per arrivare al punto di non ritorno”, ha avvertito il Segretario Generale António Guterres. Sulla Terra si è raggiunta, infatti, una concentrazione di gas serra mai avuta negli ultimi 800mila anni. Tutti i più importanti indicatori delle componenti del sistema climatico – atmosfera, oceani, ghiacciai – stanno cambiando a una velocità mai osservata prima. Il livello del mare sale al ritmo di circa 3.2 – 3.4 mm all'anno e sono aumentati i fenomeni atmosferici estremi, come cicloni, alluvioni, siccità, ondate di caldo e gelo. “Il peggio deve ancora venire e a pagarne il prezzo saranno i nostri figli e nipoti”, hanno sottolineato gli scienziati dell'Onu.

Lo sfruttamento eccessivo della natura

Il cambiamento climatico è la manifestazione dello sfruttamento eccessivo delle risorse naturali da parte dell'uomo e sta mettendo in serio pericolo la capacità della natura di mantenere in equilibrio la temperatura del Pianeta. Per milioni di anni la natura ha sottratto all'atmosfera biossido di carbonio e lo ha immagazzinato nel sottosuolo sotto forma di carbone, petrolio e gas naturale. L'uomo è riuscito a invertire questo processo in pochi decenni e la concentrazione di biossido di carbonio nell'atmosfera è ora salita a dismisura. Bisogna frenare questo sviluppo, se non vogliamo andare incontro a conseguenze devastanti.

L'importanza della sostenibilità

La ricetta per riportare il termometro in equilibrio è dimezzare le emissioni di gas serra entro il 2030 e portarle a zero entro il 2050. Per farlo, dobbiamo impegnarci tutti e adottare modelli di sviluppo in grado di mantenere l'equilibrio tra il rispetto dell'ambiente e il progresso socio-economico, attraverso strategie di lungo periodo come riconoscere il valore intrinseco delle risorse ambientali, tutelare la biodiversità, proteggere la salute degli ecosistemi produttivi come terreni agricoli e allevamenti rendendoli sostenibili, oltre a favorire la transizione energetica utilizzando fonti di energia rinnovabile. La sostenibilità è ormai una strategia imprescindibile. Deve far parte della nostra vita di tutti i giorni.

L'importanza degli alberi

Uno dei punti fondamentali su cui agire è la salvaguardia delle foreste e il loro ripristino. Molte ricerche, infatti, hanno da tempo evidenziato il contributo positivo degli alberi nel contrasto ai cambiamenti climatici: non solo sono in grado di trattenere la CO2, principale causa del surriscaldamento del pianeta, ma possono anche influenzare il ciclo dell'acqua e delle precipitazioni, e limitare i danni da dissesto idrogeologico. Il Gruppo intergovernativo dell'Onu sul cambiamento climatico ha calcolato che sarebbe necessario ripristinare un miliardo di ettari di foreste entro il 2050 per poter contenere l'aumento delle temperature a +1,5°C.

L'impegno di Mutti per l'ambiente

Mutti, da parte sua, dopo aver ridotto i propri consumi di acqua e le emissioni di anidride carbonica, ha adottato pratiche colturali in grado di arricchire la sostanza organica dei suoli e proteggere la biodiversità. Inoltre, da anni porta avanti progetti di rinaturalizzazione e riforestazione nei territori in cui opera. Di recente ha avviato il progetto “Mille Querce”, in collaborazione con l'Ente Parchi del Ducato, grazie al quale è iniziata la piantumazione di numerosi alberi nei comuni di Montechiarugolo, Sissa Trecasali e Traversetolo, in provincia di Parma. Lo scopo non è solo riforestare, ma anche riattivare le funzioni ecosistemiche: le querce forniscono ossigeno, alimentano la biodiversità aumentando quindi il benessere, sequestrano inquinanti. L'azienda si è fatta carico dell'intera messa a dimora, annaffiatura e attecchimento, per un investimento di oltre 200mila euro.

Da Parma a Milano, e in tutt'Italia, grazie all'arte e ai social

Il progetto “Bosco Diffuso” non è però limitato solo alla provincia di Parma. A settembre, grazie all'iniziativa “Tracce di Bosco Diffuso”, il progetto ha oltrepassato i confini locali per raggiungere tutta l'Italia. A Rozzano, in provincia di Milano, è stata piantumata una quercia nel parco comunale di Piazza Foglia. A Piazza Meda (MIlano) è stata realizzata un'installazione artistica a tema rinaturalizzazione: le piantine vengono donate ai cittadini che, usando l'hashtag #TraccediBosco e taggando @muttipomodoro.it, lasciano una dedica alla natura e alll'ambiente ispirata dall'opera. In questo modo, grazie ai social network, tanti italiani vengono sensibilizzati sui temi della sostenibilità e sull'importanza del restituire alla natura ciò che ci dà.

Dai volantini un seme di speranza

Per tutto il periodo dell'iniziativa, nel parco ci sarà una locandina con illustrato il legame tra l'iniziativa "Tracce di Bosco Diffuso" e l'opera di piantumazione già svolta concretamente da Mutti nel suo territorio. Grazie a un QR code, chiunque lo desideri può approfondire il progetto grazie alla landing page sul sito di Mutti.

Inoltre, vengono diffusi speciali volantini “piantumabili”: oltre alle informazioni, contengono un seme. Chi li porta a casa e li pianta, presto vedrà nascere una piantina.