Come eseguire correttamente Mandukasana, la posizione yoga della rana

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
La posizione della rana, o Mandukasana, è una delle più diffuse nello yoga nonché una delle più facili. Si esegue mettendosi in ginocchio e flettendosi in avanti con le gambe e le ginocchia allargate verso l’esterno. Si tratta di una Asana capace di tonificare i muscoli addominali, delle gambe e delle braccia e di regalare minuti di tranquillità e calma.
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Kevin Ben Alì Zinati 22 Marzo 2024

Mandukasana, che probabilmente conosci anche come posizione della rana, è una delle Asana più diffuse e facili dello yoga. Per eseguirla basta sostanzialmente mettersi in ginocchio e flettersi in avanti allargando le gambe.

I suoi benefici sono tanti: dal miglioramento dell’equilibrio al rafforzamento dei muscoli inferiori del corpo fino anche a un senso di calma e tranquillità che ti resterà appicciato per diverso tempo.

Significato della posizione della rana

Come avrai imparato ormai seguendo i nostri racconti delle diverse posizioni dello yoga, da quella del corvo a quella del cammello, tutti i loro nomi traggono origine del vocabolario sanscrito.

In questo caso, Mandukasana è una parola formata dall’unione di “Manduka”, che rimanda appunto alla rana, e “Asana”, il termine sanscrito per riferirsi genericamente alla posizione o postura.

Il significato della Mandukasana è molto semplice perché rimanda di fatto alla posizione che assumono le gambe durante la sua esecuzione che assomiglierà appunto a quella di piccolo anfibio.

Come si esegue la posizione della rana

Per eseguire in maniera corretta la posizione della rana e trarne i benefici di cui ti accennerò nel capitolo successivo devi prima di tutto prendere il tuo tappetino da yoga e posizionartici sopra a quattro zampe.

Le mano devono esser ben adesso a terra in corrispondenza delle spalle, non più avanti e nemmeno più indietro. Le ginocchia invece vanno infilate bene sotto ai fianchi. A quel punto dovrai allargare le ginocchia portandole gradualmente verso l’esterno del tuo corpo: mentre lo fai, cerca di mantenere i piedi leggermente distanziati.

Una volta portato un ginocchio a destra e l’altro a sinistra dovrai spingere delicatamente il bacino verso il basso, dunque verso i talloni, cercando tuttavia di tenere sempre la schiena dritta.

Da qui, ti basterà espandere il torace alzando il petto e allungando lentamente la colonna vertebrale. In questa posizione, rilassati e respira tenendo gli occhi chiusi.

Benefici di Mandukasana

La posizione della rana offre una lunga e importante serie di benefici. Restare per qualche minuto con le gambe allargate e il bacino quasi appoggiato a terra aiuta la flessibilità e l’allungamento delle cosce, dell’inguine e in generale di tutta l’area alta delle gambe.

Inoltre tonifica, rafforza i muscoli degli arti inferiori così come quelli delle braccia e della schiena, contribuendo quindi a migliorare la stabilità e la postura di chi la esegue.

Oltre a stimolare gli organi interni, quelli situati nella zona addominale, migliorando quindi digestione e metabolismo, la Mandukasana aiuta come ti dicevo prima anche a ridurre lo stress accumulato durante la giornata o la settimana perché porta il corpo a rilassarsi e ad allungarsi.

Controindicazioni

Tutte le posizioni dello yoga possono avere delle controindicazioni e quella della rana non fa eccezione. Sì, perché chi soffre di dolori cronici alle ginocchia o alle anche così come alle caviglie o alla schiena potrebbe acutizzare il fastidio se non addirittura il dolore eseguendo questa Asana.

Vista la postura, è sconsigliata anche per le donne in gravidanza, che dovrebbe consultare un medico prima di praticarla.