Come gli stereotipi influenzano le scelte alimentari: ecco perché gli uomini sono meno inclini a eliminare la carne

Secondo uno studio dell’Università di Würzburg gli uomini potrebbero essere meno inclini a consumare cibo vegano a causa della necessità di aderire a ciò che per cultura è attribuito al prototipo di mascolinità. Cambiare le scelte di marketing di certi prodotti potrebbe modificare queste credenze?
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Maria Teresa Gasbarrone 6 Ottobre 2023
* ultima modifica il 06/10/2023

Gli stereotipi culturali possono influenzare le scelte alimentari? Secondo un nuovo studio, condotto dall'Università di Würzburg, in Germania, e pubblicato sulla rivista Frontiers in Communication, sembrerebbe proprio di sì.

Nello specifico, gli autori di questo studio si sono chiesti se il fatto che gli uomini siano meno inclini a ridurre o eliminare la carne dalla loro dieta possa avere o meno un'attinenza con ciò che convenzionalmente è attribuito al concetto di "mascolinità", dato che la percentuale di vegani e vegetariani è minore tra gli uomini che tra le donne. E, soprattutto cosa si potesse fare per modificare queste false credenza in termini di marketing.

Mangiare carne è da "uomini veri"?

Alcuni studi hanno rilevato che il consumo di carne è associato alla mascolinità e che gli stereotipi di genere etichettano le diete a base vegetale come adatte alle donne ma non agli uomini. È quindi possibile cambiare la percezione degli alimenti a base vegetale con il marketing e convincere gli uomini a mangiarne di più?

"Gli uomini potrebbero essere meno inclini a consumare cibo vegano a causa della necessità di aderire a ciò che per cultura è attribuito al prototipo di mascolinità", ha dichiarato Alma Scholz, autrice principale di un nuovo studio pubblicato su Frontiers in Communication. "Tuttavia, se il cibo vegano venisse descritto come adatto anche alla popolazione maschile, gli uomini potrebbero sentire meno resistenza e diventare più propensi a consumarlo".

Da diverse indagini che hanno indagato il legame tra abitudini alimentari e stereotipi culturali (anche inconsci) è emerso che porzioni più piccole e cibi più sani, con più verdure, sono spesso considerati più adatti alle donne, mentre per gli uomini si tende a pensare che siano più adatti cibi più sostanziosi e con più carne.

Alimentazione e stereotipi di genere

Questo avviene perché il consumo di carne ha un valore culturale e di genere molto radicato: è culturalmente associato alla forza e quindi alla mascolinità.

Sebbene qualcosa stia cambiando soprattutto per quanto riguarda la dieta vegetariana, considerata sempre più "accettabile" anche da parte degli uomini, permangono ancora molte resistenze dovute al genere per quanto riguarda la dieta vegana.

Ecco perché, suggerisce la ricerca, modificare la presentazione di un prodotto alimentare può influire sul fatto che sia considerato più maschile o femminile, influenzando soprattutto i consumi maschili, più culturalmente vincolati a queste credenze sulle scelte alimentari.

"Dato che gli stereotipi di genere includono anche le scelte alimentari, gli uomini sono più inclini a consumare in un modo di genere per orientare la percezione sociale. Altrimenti, potrebbero essere considerati meno virili", ha spiegato Scholz.

Le informazioni fornite su www.ohga.it sono progettate per integrare, non sostituire, la relazione tra un paziente e il proprio medico.