
Arriva il periodo natalizio e ti senti sopraffatto dalle emozioni. Soffri di quella che è stata definita la sindrome del Grinch, ovvero ti senti stressato a causa del caos prefestivo e dall’acquisto dei regali e, in alcuni casi, sei esasperato da questo buonismo che condisce non solo i cenoni e i pranzi, ma anche le conversazioni. Secondo un’indagine condotta da MioDottore.it, il 58% degli italiani è un po’ Grinch. E a prescindere che piaccia o meno il Natale, quasi 2 italiani su 5 (il 39%) attribuiscono il malessere a una situazione familiare delicata che non permette loro di godere appieno delle feste e una percentuale simile (36%) soffre quei “parenti serpenti” con i quali è obbligato a condividere la stessa tavola. Come si supera la situazione e, soprattutto, si arriva indenni alla tanto amata Epifania?
Per sopravvivere alle situazioni stressanti è necessario imparare a essere tolleranti. Non c’è un’altra strategia. Devi solo convincerti che è un periodo limitato nel tempo e che tra qualche giorno le luci si spegneranno e anche lo stress svanirà. Inoltre, tollerare è un modo per apprezzare ciò che c’è di bello in questo periodo dell’anno. Perché, sotto la maschera del Grinch, ti renderai conto anche tu che ci sono alcune sfumature apprezzabili in questa ricorrenza.
Prima di odiare senza distinzione tutto ciò che riguarda il Natale, prova a capire cosa ti causa stress: comprare i regali, il traffico, fare la spesa, le recite natalizie dei bambini, i parenti serpenti… non devi fare tutto da solo, quindi, potresti delegare ciò che non ti va e trovare delle strategie per affrontare l’inevitabile. La soluzione ridurre al minimo tutte le attività e le situazioni che ti rendono infelice.
Se sai di non essere in grado di gestire il periodo, non devi sentirti in colpa, ma devi trovare una via d’uscita. No, nessuno ti consiglia una fuga, ma puoi cogliere l’occasione per fare qualcosa per te. Puoi organizzare un viaggio o cercare di passare la serata con gli amici o in un'associazione di volontariato. Non sei obbligato a sederti a tavola e a festeggiare secondo la tradizione e chi ti vuole bene lo capirà.
La tecnica migliore per fare i regali di Natale è realizzare una lista con le persone e il relativo dono. La cosa più semplice è pensare a un regalo uguale per tutti, per esempio, se hai tempo, puoi fare dei biscotti e confezionarli a casa, donare marmellate o libri. Non sono prodotti personali, ma sono sempre molto ben accolti.
Quando ci sono degli eventi collettivi, come il pranzo di Natale o i ricevimenti di nozze, è impossibile soddisfare le esigenze di tutti. Ci sarà qualcuno che vorrà più antipasti, chi solo un tipo di panettone, chi mangia solo la pasta all’uovo della nonna, chi non apprezzerà la tua tavola o la tua cucina. Chi anche dopo un mese ti dirà che però mancava qualcosa. Qui vale una regola universale: fregarsene. Non c’è un’altra tecnica.
Te lo dirà anche un nutrizionista, è inutile iniziare la dieta a Natale. Aspetta dopo l’Epifania. Ciò non vuole sedersi a tavola e mangiare e bere come se stesse per arrivare la carestia universale. Con moderazione, goditi qualche piacere e non pensare ai chili di troppo. Ricordati però di non mangiare in modo eccessivo e di ritagliarti del tempo per fare delle passeggiate, che sono sempre un’ottima scusa anche per allontanarsi dai parenti.
La solitudine, la frustrazione e la tristezza possono trasformarsi in invidia, soprattutto quando non fai altro che sentire racconti di Natali bellissimi, tra regali e vaganze sulla neve. Il Natale è come Instagram: le persone ti mostrano solo quello che voglio mostrarti e puntualmente è la fotografia migliore. Puoi scegliere di farlo anche tu, di non crederci o comunque di augurarti che gli altri siano felici veramente. Non è retorica, ma abbandonare il rancore ti farà stare meglio. E forse potrei abbandonare il tuo spirito Grich e incontrare quello del Natale.