Consumare 3 cucchiai al giorno di olio di oliva riduce la mortalità per i tumori

Il consumo di 3 cucchiai o più di olio d’oliva al dì riduce del 23% la mortalità per tumore: lo ha stabilito un nuovo studio che ha i dati di quasi 23mila italiani, uomini e donne, per circa 12 anni.
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Valentina Rorato 9 Maggio 2024
* ultima modifica il 09/05/2024

L’olio di oliva è un elisir di lunga vita. I suoi benefici sono ampiamente documentati in letteratura, ma ora arriva una nuova prova a favore di questo nutrimento, che non solo protegge la salute cardiovascolare, ma sia anche associato a una importante riduzione della mortalità per i tumori. Lo conferma uno studio del Progetto UMBERTO, condotto dalla Piattaforma Congiunta Fondazione Umberto Veronesi ETS – Dipartimento di Epidemiologia e Prevenzione dell’I.R.C.C.S. Neuromed di Pozzilli (IS), in collaborazione con la Clinica Mediterranea Cardiocentro di Napoli e l’Università LUM “Giuseppe Degennaro” di Casamassima (BA).

La ricerca ha analizzato di dati di quasi 23mila italiani, uomini e donne, partecipanti allo studio epidemiologico Moli-sani, che sono stati seguiti per oltre 12 anni.  Per tutti loro erano disponibili dettagliate informazioni sui consumi alimentari. “I risultati dello studio confermano il beneficio del consumo regolare di olio d’oliva per la salute cardiovascolare che è associato alla riduzione di un quarto dei decessi dovuti a patologie cardiovascolari. Ma il dato più interessante è che, rispetto a un consumo inferiore a un cucchiaio e mezzo, il consumo quotidiano di olio di oliva in quantità uguali o superiori a 3 cucchiai da tavola è associato a una analoga riduzione (23%) del rischio di mortalità per tumore”, ha raccontato  Marialaura Bonaccio,Co-Principal Investigator della Piattaforma congiunta. Per avere un'idea più precisa del dosaggio: 1 cucchiaio, nella ricerca, equivale a 10 grammi, quindi si fanno riferimento ad almeno 30 grammi al giorno. 

Come mai questi benefici così importanti? “La riduzione di mortalità per tumore appare spiegata, seppure parzialmente, da un miglioramento del profilo di alcuni fattori di rischio tipicamente legati alle patologie cardiovascolari. È un’ipotesi che affascina molti ricercatori: malattie croniche diverse come ad esempio tumori e infarto del cuore potrebbero condividere gli stessi fattori di rischio e gli stessi meccanismi molecolari. In altri termini, esisterebbe un ‘terreno comune’, o ‘common soil’ nella formulazione inglese, da cui si originano queste patologie”, ha aggiunto Maria Benedetta Donati, principal investigator della Piattaforma congiunta

Fonte | "Olive oil consumption is associated with lower cancer, cardiovascular and all-cause mortality among Italian adults: prospective results from the Moli-sani Study and analysis of potential biological mechanisms" pubblicata sulla rivista European Journal of Clinical Nutrition, il 4 maggio 2024.

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