Coronavirus e smart working: come mantenere un ambiente sano e pulito per lavorare in casa?

L’isolamento per contenere il Covid-19 e la diffusione dello smartworking ci impongono di migliorare la qualità dell’aria domestica. Come farlo? Finestre aperte, prodotti naturali e piante.
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Gianluca Cedolin 20 Marzo 2020

Con l’emergenza Coronavirus, anche in Italia in molti stiamo iniziando a sperimentare lo smartworking, una pratica nella quale prima della pandemia eravamo ultimi in Europa (solo il 2% dei lavoratori). Lavorare in casa, diventato in questo periodo un obbligo per contrastare il diffondersi del Covid-19, come saprai ha vantaggi positivi sull’ambiente, visto che ogni smart worker risparmia circa 270 chili di CO2 all’anno. Tuttavia spesso sottovalutiamo che anche tra le mura domestiche siamo esposti a sostanze nocive, agenti inquinanti e virus, e che l’inquinamento domestico va combattuto in maniera decisa. Per questo, soprattutto in questi giorni di isolamento forzato, proviamo a darti qualche consiglio su come mantenere l’aria di casa salubre.

Cosa inquina l’aria di casa

Ci sono tanti agenti contaminanti, come le polveri sottili che arrivano dall’esterno e i Voc (Composti organici volatili), che sono i prodotti dalle sostanzi chimiche e dai materiali con cui siamo a contatto, come la formaldeide, il fumo di sigaretta, gli elementi liberati da prodotti di pulizia e cosmesi.

Come ha detto al Sole 24 ore il presidente della Società italiana di medicina ambientale, Alessandro Miani, “a prescindere dal Coronavirus avere un’aria pulita negli ambienti confinati è buona cosa perché riduce il rischio di patologie dovute a inquinanti che portiamo da fuori o produciamo noi stessi. Per esempio: particolato atmosferico, radon, spore, muffe, cov, e ovviamente batteri e virus”. E inoltre, “tenere l’aria pulita evita il più possibile l’insorgenza di patologie di tipo respiratorio che rendono più facile l’aggressione da parte di un virus”.

Come migliorare l’ambiente domestico

Come primo accorgimento, da adottare a maggior ragione adesso che da fuori arriva un’aria meno inquinata, devi banalmente aprire le finestre e aerare le stanze almeno un’ora al giorno. Sempre secondo Miani “è importante avere un buon ricambio d’aria in casa: mediamente è cinque volte più inquinata di quella che respiriamo fuori”.

A maggior ragione devi spalancare tutto quando fai le pulizie, soprattutto se adoperi prodotti chimici. E qui si arriva al secondo consiglio: preferire prodotti detergenti naturali e biologici, ancor meglio se arricchiti con oli essenziali. Una cosa che migliora la qualità dell’aria, e quindi anche quella di casa tua, sono le piante, il principale strumento naturale per assorbire le sostanze dannose (qui ti suggeriamo alcune piante ideali per rendere più pulita l’aria domestica).

In questo periodo in cui dobbiamo rimanere a casa è aumentata di molto la richiesta di filtri e purificatori d’aria: anche questi aiutano a migliorare il livello qualitativo di ciò che respiriamo e alcuni sono in grado addirittura di eliminare le nanoparticelle come virus e batteri, attraverso un sistema di scariche elettriche.