Cosa possiamo imparare da Kiel, la città tedesca prima in Europa a raggiungere l’obiettivo “zero rifiuti”

Il movimento “rifiuti zero” sta guadagnando popolarità in tutto il mondo. Scopri come Kiel, in Germania, è diventata la prima città zero rifiuti e come puoi fare la tua parte per ridurre la tua impronta di rifiuti.
Entra nel nuovo canale WhatsApp di Ohga
Roberto Russo 20 Ottobre 2023

Hai mai pensato a quanto spreco produciamo ogni giorno? La realtà è che il nostro pianeta sta affrontando una sfida senza precedenti: la gestione dei rifiuti. E mentre il problema sembra insormontabile, ci sono comunità e città che stanno facendo passi da gigante verso una soluzione sostenibile: il movimento "zero rifiuti".

Uno di questi esempi è la città portuale di Kiel, nel nord della Germania, che è stata dichiarata la prima “città zero rifiuti” dalla campagna ambientalista "Zero Waste Europe". Questo non significa che abbiano smesso del tutto di gettare via le cose, ma che hanno un piano concreto su come fare meglio.

Il percorso di Kiel verso la sostenibilità è iniziato con l'introduzione di una serie di misure innovative, come il divieto di oggetti monouso nelle istituzioni pubbliche, l'installazione di più fontane pubbliche per l'acqua potabile e l'insegnamento ai bambini a scuola riguardo ai rifiuti.

La città sta anche sperimentando un sistema “paga in base a ciò che getti”, in cui le persone pagano la tassa sullo smaltimento solo per i rifiuti che gettano nel bidone dei rifiuti misti. Questo sistema ha già portato a una diminuzione del 25% dei rifiuti misti. Tra gli obiettivi di Kiel c'è quello di ridurre la quantità di rifiuti prodotti del 70% entro il 2030.

Riciclare è essenziale, ma non è sufficiente

In Germania, i cittadini da tempo sono stati abituati a separare i loro rifiuti, grazie a leggi che lo impongono dal 2015. Questo ha reso la separazione dei rifiuti una seconda natura, con bidoni dedicati nei luoghi pubblici e nei condomini. Il risultato? Nel 2021, i tedeschi hanno raccolto più del 70% dei loro rifiuti solidi comunali da riciclare, superando tutti gli altri paesi europei. E l'1% dei rifiuti è stato smaltito nelle discariche, rispetto alla media dell'UE del 16%.

Tuttavia, c'è ancora molto lavoro da fare. Il riciclaggio è solo una parte della soluzione, e ci sono sfide da superare. Per esempio, la quantità di rifiuti di plastica in Germania è aumentata del 64% negli ultimi due decenni, ma solo una piccola percentuale viene riciclata. Molti rifiuti finiscono invece in inceneritori. E il tasso effettivo di riciclaggio potrebbe essere inferiore a quanto suggeriscono le cifre ufficiali, a causa dell'inclusione di materiali non idonei al riciclaggio e dell'esportazione di rifiuti all'estero.

Un futuro più sostenibile è possibile

Ecco perché non possiamo accontentarci del riciclo. Dobbiamo andare oltre e abbracciare l'idea del “rifiuti zero”. Questo significa ripensare la nostra relazione con i rifiuti, riducendo ciò che produciamo e riutilizzando ciò che possiamo. Sì, il riciclo è importante, ma non dovrebbe essere l'unico strumento nel nostro arsenale contro i rifiuti.

Il cambiamento non avverrà da un giorno all'altro, ma possiamo fare la nostra parte. Iniziamo con il riciclo: separiamo i nostri rifiuti, seguiamo le regole locali e facciamo attenzione a non contaminare il riciclo con materiali non adatti. Ma non fermiamoci qui. Riduciamo il consumo di prodotti monouso, riutilizziamo ciò che possiamo e cerchiamo alternative sostenibili.

Ogni piccolo gesto fa la differenza. Anche se non possiamo risolvere il problema da soli, possiamo contribuire a una soluzione più ampia. Ecco perché è così importante sostenere iniziative come il movimento "zero rifiuti" e lavorare insieme per proteggere il nostro pianeta. Non possiamo permetterci di essere indifferenti, perché il futuro del nostro pianeta dipende da ciò che facciamo oggi.