Forse fino ad oggi ha sentito solo parlare del white noise, o rumore bianco, ossia quel rumore che di norma serve a mascherarne altri, non ti sorprenderà scoprire che esisteanche un pink noise, o rumore rosa, il cui ascolto assicura diversi effetti positivi su mente e corpo.
A differenza del rumore bianco, il pink noise è più intenso alle sue frequenze più basse, pertanto all'ascolto si è automaticamente sintonizzati sulle frequenze più basse e rilassanti. È un suono estremamente rilassante, che induce alla calma e allevia lo stress. Non a caso producono suoni rosa le cascate, le onde del mare che si infrangono sulla battigia, la pioggia costante, il fruscio delle foglie mosse dal vento, e via dicendo.
Tutti i suoni cosiddetti "colorati” possono avere una funzione come terapia del suono. Questo tipo di suoni, infatti, si contraddistinguono per un vantaggio qualitativo, che si chiama “mascheramento uditivo”: quando vengono ascoltati si è meno inclini a sentire suoni indesiderati. Tutti questi rumori fanno parte dello spettro sonoro e contengono basse frequenze a vari livelli di volume, ma il rumore più indicato per chi soffre di disturbi del sonno è senza dubbio il rumore rosa.
Quali sono gli effetti positivi nell'ascoltare un rumor rosa? Innanzitutto, il pink noise allevia disturbi come l'insonnia, quindi oltre ad alleviare lo stress, aiuta a prendere sonno e a dormire meglio perché consente di rimanere più a lungo nella fase del sonno profondo.
A dimostrarlo è uno studio pubblicato su Frontiers in Neuroscience che ha rivelato come non solo il rumore rosa sia in grado di migliorare il sonno, ma potrebbe anche potenziare la memoria. Lo studio, infatti, ha coinvolto tredici persone di età compresa tra i 60 e gli 84 anni, una fascia di età particolarmente colpita dalla qualità scarsa del sonno e dalla perdita di memoria.
I ricercatori sono arrivati alla conclusione che il rumore rosa avesse incrementato le onde delta (le onde del sonno profondo), migliorando di conseguenza la qualità del sonno. Non solo. La mattina successiva al test, i tredici partecipanti che erano stati precedentemente sottoposti al rumore rosa, hanno effettuato un test di memoria restituendo risultati più che soddisfacenti.