Il pavimento non è fatto solo per camminarci sopra, se ti va, ti ci potresti anche sdraiare. Potrebbe sembrarti strano, ma sdraiarsi a terra ti può servire come tecnica di rilassamento, infatti, su TikTok si sta diffondendo l'hashtag #floortime con cui gli utenti condividono selfie mentre sono intenti a godersi un attimo di relax a terra.

Potremmo denominare questa abitudine Floortime Therapy perché, come fosse una terapia, contribuisce al benessere della persona, tant'è vero che alcune discipline olistiche come lo yoga e la meditazione utilizzano questa posizione da molto tempo. Se ti stai chiedendo il motivo, la posizione supina ci permette di distendere completamente la colonna vertebrale e di assumere, quindi, la posa opposta a quella che teniamo ogni giorno, incurvati su telefono e pc. Le spalle possono rilasciare le tensioni e la testa ci sembrerà subito più leggera.

Puoi pensare che, in effetti, possiamo fare lo stesso stendendoci nel letto. Sì, ma, come accade di sera quando ci corichiamo per dormire, potremmo iniziare a pensare vorticosamente e non ci rilasseremmo davvero. Il pavimento, oltre a farci sentire in qualche modo più vicini alla Terra e quindi al nostro vero Io, ci costringe a una posizione scomoda e proprio questo favorirà la concentrazione sul momento presente. Puoi, comunque, rendere le terapia un po' più rilassante usando un tappetino di yoga, la giusta via di mezzo.

Se sei avvezzo allo yoga, forse già saprai che la posizione Shavasana, detta anche "posizione del cadavere", è una delle asana basiche della disciplina e aiuta a distendere mente e corpo, riduce l’ansia e favorisce il sonno, migliorando di conseguenza la concentrazione, la memoria e la consapevolezza.

Durante la Floortime Therapy è importante concentrarsi sul proprio respiro e dirigere l'attenzione sul tuo corpo. Mentre la fai, nota quali sono le sensazioni che ogni parte di te sta provando, come se dovessi fare uno "scanner corporeo", dalla testa ai piedi. Se hai l'occasione di praticare questa attività all'aperto, magari in un prato, noterai sicuramente un relax aggiuntivo e un maggior radicamento alla Terra, come se stessi tornando un po' bambino.

Nonostante adesso parliamo di questo trend come di "Floortime therapy", non dobbiamo confonderlo con l'omonima terapia utilizzata con i bambini autistici ideata dagli psichiatri infantili canadesi Stanley Greenspan e Serena Wieder. In questo caso, per rafforzare le competenze di base del bambino e le sue connessioni emotive, i terapisti si siedono proprio a terra per giocare con il piccolo paziente e creare con lui un legame.

Il pavimento, d'altronde, è il luogo su cui impariamo a muovere i primi passi e dove si ritorna quando ci si vuole sentire di nuovo piccoli. Lontani dalle problematiche degli adulti e del mondo che sta al di fuori, stare distesi a terra ci può davvero servire per calmarci e ridimensionare ogni preoccupazione ci stia passando per la mente.

Fonte | "DIR/Floor Time in Engaging Autism: A Systematic Review" pubblicato su Iranian Journal of Nursing and Midwifery Research il 14/04/2023