Cos’è l’alchechengi e quali sono le proprietà della lanterna cinese

L’alchechengi o alkekengi è una specie di pianta della famiglia delle Solanaceae, che produce bacche commestibili avvolte in un calice di consistenza simile alla carta, da cui il nome “lanterna cinese. I frutti hanno numerose proprietà, benefiche per la salute e sono ricchi di vitamina C.
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Mattia Giangaspero 3 Maggio 2024
* ultima modifica il 03/05/2024

Gli alchechengi sono piccoli, tondi frutti, prodotti dalla Physalis alkekengi, una pianta appartenente alla famiglia delle Solanaceae e originaria dell’Asia. Queste bacche hanno un gusto decisamente acido, che non piace a tutti, ma sono racchiusi in un calice dalla consistenza cartacea, molto decorativo. Sono ottime per la nostra salute, in quanto hanno un elevato concentrato di vitamina C. Inoltre la bacca è una nutriente idrosolubile necessario per la produzione di collagene e per stimolare le difese immunitarie.

Scopriamo insieme quali sono le altre proprietà che possiede, i valori nutrizionali, come sarebbe corretto mangiare i suoi frutti, ma soprattutto come puoi coltivarla anche in casa.

Cos'è l'alchechengi

Gli alchechengi sono i frutti di una pianta nota come Physalis alkekengi, caratterizzata da foglie di colore verde e da fiori a forma di stella bianco crema, seguiti da lanterne di carta rosso-arancio brillante in autunno. Per questo motivo sono chiamate anche ciliegie invernali.

Questa pianta è originaria delle regioni temperate e subtropicali calde ed è parente del comune pomodoro. Il frutto si sviluppa nel calice, che assomiglia a una sorta di sacchetto di carta e serve a proteggerlo dai parassiti ma anche dalle intemperie. Sono commestibili, molto sensibili la freddo e hanno un gusto abbastanza acidulo, perché contengono molta vitamina C, più dei limoni. Il resto della pianta, soprattutto le foglie e le bacche acerbe, è velenoso e può anche essere fatale se mangiato in quantità. Proviene dalla famiglia botanica delle Solanacee e contiene solanina, la stessa sostanza che rende velenose le patate verdi e le foglie del pomodoro.

Il nome Alkekengi deriva dal termine francese arcaico "alquequange" che a sua volta ha un'origine araba "al-kakang". Oggi, sempre i francesi in realtà lo chiamano "amour en cage" che significa "amore in gabbia" – un modo piuttosto romantico per descrivere l'involucro che racchiude le bacche. La lanterna cinese nel linguaggio dei fiori non ha però nulla di romantico, perché simboleggia l'inganno.

I valori nutrizionali

Qui trovi i valori nutrizionali per 100 grammi di bacche dorate crude e biologiche:

  • Calorie tra 280 e 300 kcal
  • Proteine tra 5 e 7 grammi
  • Lipidi tra 0 e 3 grammi
  • Carboidrati 60 grammi
  • Colesterolo 0 mg
  • Fibra 20 grammi
  • Ferro 3.6 mg
  • Vitamina C 21 mg
  • Vitamina A tra 5130 e 6000 IU
  • Magnesio 100 mg
  • Fosforo 214 mg
  • Potassio 2143 mg
  • Sodio 18 mg
  • Manganese 1 mg

Le proprietà e i benefici dell'alchechengi

Gli alchechengi sono famosi per contenere molta vitamina C (due volte rispetto a quella presente in un limone). È una nutriente idrosolubile necessario per la produzione di collagene, per stimolare le difese immunitarie e per mantenere nei parametri i livelli di pressione sanguigna. Sono anche ricchi di altri importanti antiossidanti, come la Vitamina A e la Vitamina B.

Non sono frutti calorici, circa 300 calorie per 100 grammi di prodotto. Per questo motivo, puoi aggiungere prontamente queste ciliegie nella tua dieta senza doverti preoccupare dell'aumento di peso. Inoltre, come molti frutti, includono quantità rispettabili di fibre che ti faranno sentire davvero sazio e molto meno disposto a esagerare a tavola, durante il pasto successivo.

Le controindicazioni

La principale controindicazione sta nella sua velenosità. Come anticipato fa parte della famiglia della Solanaceae, di cui è membro anche la Belladonna. Le parti verdi, quindi rami e foglie, sono velenose e possono anche essere fatali. Ed è saggio evitare di mangiare troppo anche il frutto maturo, poiché è un forte diuretico e ha qualità lassative. Non è consigliabile anche alle donne incinte o chiunque abbia problemi di salute.

Come si mangia l'alchechengi

I piccoli frutti alchechengi, che ricordano vagamente i frutti di bosco (a livello estetico) hanno un gusto decisamente acido e molto spesso vengono utilizzati per preparare gustose marmellate e gelatine. A volte si trovano nelle vetrine delle pasticcerie ricoperte di finissimo cioccolato. Possono essere utilizzare anche per fare una finta salsa di mirtilli. Sono ricche di pectina e in cucina si prestano per molte ricette, soprattutto per addensare le creme di accompagnamento.

Come si coltiva l'alchechengi

Solitamente l'alchechengio si semina nel mese di febbraio e in un luogo isolato, dove non ci sono intemperie o sbalzi di temperatura. Per coltivare l'alchechengio in vaso inizia a fare una piccola buca al centro dove inserire un paio di semi della pianta. Successivamente ricoprire i semi con del terriccio bagnato. La pianta può essere seminata anche verso l'inizio dell'autunno.  Le bacche di alchechengio iniziano a uscire verso fine agosto, inizio settembre.

Fonti| USDA; Humanitas

(Pubblicato da Valentina Rorato il 4.06.2021
Modificato da Mattia Giangaspero il 2.05.2024)

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