Dieta mima digiuno: come funziona e quali i rischi a cui fare attenzione

Cinque giorni di dieta a base di verdure e ortaggi, escludendo gli zuccheri e limitando le proteine. È la dieta mima digiuno del professor Valter Longo che aiuterebbe non solo a ridurre il peso, ma anche ad allontanare il rischio di malattie come diabete e patologie cardiovascolari. Ma è dimostrato? E soprattutto, quali sono i rischi?
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Gaia Cortese 21 Gennaio 2019
* ultima modifica il 23/06/2020
Con la collaborazione della Dott.ssa Silvia Soligon Biologa nutrizionista

Mangiare verdure fa bene e su questo non potrai non essere d'accordo. Non è detto però che basare una dieta solo su quelle e portata avanti per cinque giorni consecutivi sia una buona idea. Sarebbe questo il criterio su cui si basa la dieta mima digiuno, ideata dal professor Valter Longo, e seguita anche da diversi vip e celebrities.  Bada bene, non si parla di un regime alimentare vegetariano, ma di un menù che preveda solo alcuni tipi di ortaggi ed esclude tutto il resto, frutta fresca compresa. Cerchiamo quindi di capire meglio come funzioni ma soprattutto se abbia dei rischi.

In poche parole dovresti inserire 5 giorni di restrizioni ogni 90 giorni di alimentazione normale. Durante il periodo clou dovresti dimenticarti completamente gli zuccheri semplici. Quindi niente dolci e schifezze varie, ma nemmeno carboidrati e amidi. Cibi banditi diventano dunque anche pane, pasta, patate o carote. La tua tavola dovrebbe piuttosto essere ricca di verdure cotte e crude, condite con un cucchiaino di olio extravergine d'oliva a crudo. Anche le proteine subiscono una drastica riduzione e non solo quelle di derivazione animale, dal momento che legumi e soia sarebbero comunque da evitare. I grassi di cui hai bisogno in quel periodo li dovresti assumere soprattutto attraverso i 20 grammi di frutta secca concessi al giorno. Tutto questo per scendere fino a 800 calorie in un'intera giornata, al posto delle 1.500/2mila che dovrebbero risultare dalla somma totale dei tuoi pasti.

Secondo Longo, questo stile alimentare dovrebbe apportarti una serie di benefici che vanno al di là della semplice perdita di peso. Il finto digiuno dovrebbe infatti contribuire a ridurre il livello glicemico nel tuo sangue, con il seguente allontanamento di rischio di soffrire di diabete e di malattie cardiovascolari. Ma anche il potenziamento del sistema immunitario, grazie al pieno di vitamine che le verdure dovrebbero garantirti, e allo stesso tempo la prevenzione dell'invecchiamento cellulare. Insomma, i tuoi organi dovrebbero diventare più giovani e forti e quindi avere meno probabilità di sviluppare un tumore, oltre a regalarti diversi anni di vita in più. Longo parla di arrivare a soffiare addirittura 110 candeline. Ma è davvero possibile?

La dieta mima digiuno prevede il consumo di frutta secca, ma non più di 20 grammi al giorno.

Va premesso che l'essere umano ha nel suo patrimonio genetico la capacità di adattarsi al digiuno. La nostra storia è costellata da periodi di carestia, fasi in cui non tutti potevamo permettersi carne e banchetti regali e le stesse religioni monoteiste prevedono giorni di astinenza dal cibo. Puoi cioè resistere senza mangiare per un po' di tempo e in alcuni casi può anche avere un effetto positivo sulla salute. Cinque giorni sembrano però troppi e il consiglio è quello di non adottare questa dieta prima di averne parlato con un medico o con un nutrizionista.

Se da un lato infatti non ci sono studi che dimostrino i risultati di cui parla Valter Longo, tranne qualche ricerca che testimonia una riduzione della glicemia, ce ne sono invece diversi che mettono in guardia contro squilibri alimentari e carenze nutritive che possono derivare da una dieta non equilibrata. Il nutrizionista Enzo Spinsi ricorda inoltre come un regime alimentare con estreme riduzioni possa anche esporre di più alla possibilità di sviluppare disturbi come anoressia e bulimia. Insomma, le diete non sono mai da prendere alla leggera, anche e soprattutto quando vanno molto di moda. Quelle che ti vengono consigliate dagli esperti sono frutto di anni di ricerche e sperimentazioni e di conseguenza sono state validate dal punto di vista scientifico.

Infine, una domanda sorge spontanea: se il problema è l'eccessiva assunzione di grassi di derivazione animale e la necessità di implementare la quantità di vegetali, perché non adottare la dieta mediterranea che si fonda proprio su questi principi?

Il parere dell'esperto

Abbiamo chiesto alla dottoressa Silvia Soligon, biologa nutrizionista, di spiegarci meglio quali possano essere i rischi della dieta mima digiuno:

"Chi è affascinato dai pubblicizzati benefici della dieta mima digiuno non deve assolutamente lasciarsi tentare dall'idea di intraprendere un percorso fai da te. Le controindicazioni non mancano: non può essere seguita dalle donne incinte, dagli over 70, in caso di debolezza o fragilità, da chi assume insulina o altri farmaci per il controllo della glicemia, dagli sportivi impegnati in periodi di allenamento o di competizioni e da chi è portatore di particolari mutazioni genetiche. I rischi non mancano nemmeno se si assumono farmaci, se si soffre di pressione bassa o se si convive con una qualunque patologia. Basta persino abbinarla a una doccia troppo calda o a un'attività fisica più intensa di una camminata a passo svelto per ritrovarsi svenuti. Meglio non esporsi a un pericolo evitabile".

(Modificato da Giulia Dallagiovanna il 13/02/2020)

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