Dona la sua treccia di capelli ai malati oncologici per ricordare il padre morto di cancro

Mirko Gaino è un ragazzo di 35 anni che ha deciso di donare la sua treccia di capelli ai malati di cancro, a un anno esatto dal giorno in cui ha accompagnato il padre alla prima visita oncologica. Oggi è un volontario del progetto “Un taxi in rosa” e dedica il suo tempo a tutti i malati oncologici che hanno bisogno di un supporto nel trasporto da casa all’ospedale.
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Video Storie 13 Aprile 2021

Mirko Gaino è un ragazzo di 35 anni di Cesano Maderno, che ha deciso di  donare la sua treccia di capelli ai malati di cancro dopo aver perso il papà, trovando in quel dolore che nessun figlio vorrebbe mai provare, la forza per portare luce nella vita degli altri. Nel gennaio del 2020, infatti, a Lino, il papà di Mirko, era stato diagnosticato un tumore terminale che andava a comprendere fegato, intestino, pancreas, vertebre e polmoni. Così, a un anno esatto in cui aveva accompagnato suo papà Lino alla prima visita oncologica, quella treccia di capelli che faceva crescere dal 2014 è diventata per Mirko l’occasione giusta per rendere speciale uno dei giorni più bui della sua vita.

La vita di Mirko è stata sempre piena di sfide, anche quando, durante la pandemia, ha perso il posto di lavoro. Ma lui, che ha conosciuto davvero il dolore e la sofferenza in più occasioni, sa quanto valore abbia ogni singolo attimo di vita. Così, oltre a donare i suoi capelli ai malati oncologici, ha deciso di dedicare loro qualcosa di ancora più prezioso: tutto il tempo libero che aveva a disposizione, diventando un volontario di “Una vita in rosa”, un’associazione che si occupa di dare supporto alle donne durante la terapia pre e post cancro. Da quel giorno, Mirko trascorre parte delle sue giornate aiutando i malati oncologici nel trasporto da casa all'ospedale.

Ancora oggi Mirko continua a portare avanti la sua missione e se è vero che il dolore si dimezza quando viene condiviso, lui ha deciso di unire il suo a quello di tante altre persone, perché se c’è un insegnamento del padre che Mirko porta sempre nel cuore, è che la miglior medicina contro ogni male è l’amore.