Dormire bene (e senza pensieri) con lo Sleep Journaling: cos’è e quali sono i benefici

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Oggi è il World sleep day, la Giornata mondiale del sonno che si celebra il venerdì della seconda settimana di marzo, ossia l’ultimo venerdì prima dell’equinozio di primavera. L’obiettivo è quello di dormire bene e da oggi puoi farlo applicandoti nello Sleep Journaling. Scopriamo insieme di cosa si tratta.
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Gaia Cortese 18 Marzo 2022

Quante volte ti è capitato di infilarti sotto le coperte, stanco dopo una giornata decisamente impegnativa, e di non riuscire a prendere sonno per i troppi pensieri che ti circolano in testa? Proprio quando non si vorrebbe pensare più a niente, solo a sprofondare in un profondo sonno ristoratore, ecco che fanno capolino pensieri, preoccupazioni e decisioni che sembrano non voler attendere l’indomani per tormentarti.

Se hai provato tecniche di rilassamento o di meditazione senza risultato, a questo punto potresti passare al cosiddetto Sleep journaling, impugnando carta e penna e iniziando a scrivere.

Cos'è lo sleep Journaling

Lo Sleep journaling consiste proprio nel mettere nero su bianco tutti i tuoi pensieri e le tue emozioni prima di andare a dormire, e la raccomandazione è di farlo almeno due ore prima di coricarsi.

Sul foglio bianco puoi dare quindi sfogo alle emozioni che hai provato durante la giornata, allo stato d’animo in cui ti trovi, a come vorresti sentirti, o ancora, a cosa ti preoccupa maggiormente nel presente e nell’immediato futuro. Può essere anche molto utile scrivere una sorta di to do list, in modo da avere chiare in testa le tue priorità e poterti organizzare senza essere attanagliato dall’ansia.

Lo studio

A proposito della to do list, proprio una ricerca della Baylor University di qualche anno fa, condotta su un gruppo di studenti, ha rivelato che chi aveva l’abitudine di scrivere sul proprio diario una lista delle cose da fare, riusciva a prendere sonno molto più rapidamente di chi invece non lo faceva.

Nell'ambito della ricerca, Michael Scullin, autore principale dello studio e direttore del Sleep Neuroscience and Cognition Laboratory della Baylor University, ha osservato come ansia e depressione abbiano indubbiamente effetti diversi sulla capacità di una persona di addormentarsi, e che un'attività di scrittura di questo tipo potrebbe anche andare a beneficio di coloro che soffrono di insonnia. L'importante, come già ribadito poco sopra, è necessario dedicarsi alla scrittura almeno due o tre ore prima di andare a dormire per dare il tempo al cervello di processare il tutto.

I benefici

Da sempre è risaputo che la scrittura abbia un vero e proprio potere terapeutico. Non solo permette di tirare fuori le emozioni, mettendole così a fuoco, ma anche di acquisire una maggiore consapevolezza di sé e quindi di avere più chiaro cosa si desidera e di vedere le cose con una maggiore lucidità.

Scrivere può aiutare anche a trovare una soluzione a un problema. Scrivendo, infatti, si "osserva" meglio la situazione che ci preoccupa ed è altamente probabile che si trovi anche il modo di guardare al problema in una maniera alternativa e risolutiva; senza dubbio, tutto questo ti permetterà di andare a letto senza essere tormentato da quel determinato pensiero irrisolto.

Fare dello Sleep journaling può davvero aiutarti a liberare e calmare la mente, di ridurre l’ansia e il livello di stress accumulato nella giornata. Bastano probabilmente solo una ventina di minuti da trovare prima di andare a dormire, per garantirsi un sonno più tranquillo.