Downburst a Cadore (Veneto) con grandine e temporale: cos’è e perché è diverso dalla tromba d’aria

Cosa è successo a Cadore nelle ultime ore e perché parliamo di “downburst”.
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Francesco Castagna 19 Luglio 2023

Sono numerosi gli alberi caduti e i danni riportati agli edifici a causa di un fenomeno meteorologico particolare che ha colpito Cadore, l'area geografica in provincia di Belluno, in Veneto e in parte nel Friuli Venezia-Giulia. In molti l'anno definito "effetto Vaia", paragonando gli effetti a quelli provocati dalla tempesta che nel 2018 colpì Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Trentino-Alto Adige e Veneto.

"Alcuni versanti di bosco colpiti dal vento sono stati quasi completamente abbattuti. Immagini che ricordano, con le dovute proporzioni, quanto accaduto con Vaia", ha spiegato il Presidente della Regione Veneto Luca Zaia, precisando di essere in costante contatto con i Vigili del Fuoco e la Protezione Civile.

Attualmente sono più di 80 gli interventi in corso. In sostanza, verso le 17 di martedì 18 le nuvole si sono accumulate sopra le Dolomiti e l'ammasso ha fatto da detonatore con le temperature sopra ai 35 gradi di questi giorni. Ciò ha scatenato una tromba d'aria con forti piogge e grandine, che hanno colpito i boschi del Comelico, dell'Ampezzano e del Cadore.

Per tutta la popolazione il 18 e il 19 luglio sono stati giorni di allerta gialla, da quel che si apprende dal sito della Protezione Civile della Regione Veneto. Il rischio indicato è "idrogeologico per temporali". Intanto l'assessore all'Ambiente Gianpaolo Bottacin sta vigilando la situazione per comprenderne al meglio gli sviluppi e capire dove e come intervenire.

"Questi temporali sono stati associati a venti molto forti (downburst), con raffiche registrate dalle stazioni della rete ARPAV localmente anche ben superiori a 100 Km/h sul Bellunese soprattutto in alta quota. […] Un altro fenomeno significativo sono state le grandinate che hanno interessato alcune zone, con chicchi di medie dimensioni su alcune zone della pedemontana", scrive l'Assessore sulle sue pagine social.

Cos'è un downburst

Quando si parla di questo fenomeno meteorologico si intende una situazione legata ai temporali, che si origina alla base di una nube temporalesca e colpisce il suolo perpendicolarmente per poi espandersi a raggiera con una velocità che supera facilmente i 100 km/h.

Secondo Arpae: "Non esiste una vera e propria traduzione in italiano, ma può essere spiegato come forti raffiche lineari di vento. E’ più frequente e ha una maggiore estensione spaziale rispetto alla tromba d’aria, per questo motivo i danni che provoca possono essere più gravi e soprattutto più diffusi rispetto a quelli causati da un tornado, in particolare nel bacino del Mediterraneo".

La tromba d'aria invece può formarsi sia sulla terraferma sia sulla superficie del mare, in quel caso allora si parlerà di tromba marina. A differenza dei "downburst", che si propagano a raggiera, le trombe d'aria colpiscono un determinato punto, mentre i primi possono trasportare i detriti (rami spezzati, pali, alberi) anche in un territorio con un diametro di qualche chilometro.

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