È MJ5 l’orso trovato morto lo scorso autunno. Gli attivisti: “Non si può più parlare di coincidenze”

Dopo Fiona-F36 e Amir-M62, il terzo orso trovato morto e su cui pendeva un’ordinanza di cattura della Provincia di Trento è Johnny-MJ5, considerato problematico perché presunto autore di un’aggressione. Per gli animalisti di StopCasteller “non si può più parlare di coincidenze”, soprattutto considerato il nuovo disegno di legge che vuole approvare la PAT.
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Evelyn Novello 15 Gennaio 2024

Su di lui pendeva un ordine di cattura firmato Fugatti. Dagli esami del DNA (i cui risultati sono arrivati dopo mesi), l'orso trovato morto in autunno a Bresimo è Johnny-MJ5, ricercato per sette mesi dopo essere stato coinvolto in uno scontro con un uomo in val di Rabbi, e il suo cane. Incidente i cui tratti sono, a tutt'oggi, fumosi. MJ5 era un esemplare che si spostava molto e di grandi dimensioni, tanto da essere ribattezzato "il Boss" per le distanze percorse e per le cucciolate a cui aveva dato vita. Le cause della sua morte sono ancora ignote, si attende l'esito dell'autopsia, ma per gli animalisti è difficile parlare di coincidenze.

MJ5 è il terzo orso trovato morto ricercato su ordinanza della Provincia Autonoma di Trento (PAT) , prima di lui Fiona F-36, ritrovata in Val Bondone lo scorso settembre e Amir-M62 stato trovato ad aprile 2023 in stato di decomposizione in una zona impervia tra il lago di Molveno e San Lorenzo Dorsino. Questi tre orsi erano considerati problematici o per aggressioni a loro attribuite ( come F-36 sorpresa in una zona risultata la sua tana e del suo cucciolo) o per aver l'abitudine di rifornirsi di rifiuti urbani nei cassonetti della zona, come M62. L'episodio violento attribuito a MJ5 è una "normale reazione conseguente alla minaccia percepita – commenta OIPA – Quindi l’animale ha messo in atto i comportamenti tipici della specie. Non è neppure per ora assodato che le ferite riportate dalla persona coinvolta siano attribuibili all’orso".

"Com'è possibile che per questi orsi la morte violenta sia arrivata puntualmente prima che la forestale sia riuscita a individuarli? Non si può più parlare di coincidenze" commentano gli attivisti di StopCasteller che annunciano una manifestazione nazionale a Trento il 10 febbraio. "Scenderemo in piazza per protestare contro questi gravissimi fatti e per opporci alle politiche della Provincia, che a fronte di un bracconaggio diffuso pretende di varare una legge ammazza-orsi per sterminarli completamente".

Il disegno di legge a cui fanno riferimento gli animalisti è quello proposto dalla PAT per cui sarebbe consentito uccidere fino a 24 esemplari di orsi nei prossimi tre anni. Fugatti riprende la sua battaglia contro la fauna locale spiegando di aver preso in considerazione un documento di ISPRA nel quale si sostiene che la popolazione di orsi può "subire al massimo l'allontanamento di otto esemplari l'anno". Peccato che, come ha segnalato la LAV, "questo non vuol dire che si tratti di un via libera all’uccisione degli orsi che rimarrebbe perseguibile ai sensi del Codice penale come uccisione “non necessitata”".

Insomma, è chiara già da tempo la linea politica perseguita dalla PAT, peccato che si potrebbe concretizzare nell'apertura di nuove procedure d'infrazione nei confronti dell'Italia per violazione delle norme europee.