È nata senza mani, oggi Silvia è una delle influencer disabili più seguite in Italia

Silvia Botticelli è nata senza mani ma ha fatto della sua disabilità un punto di forza, superando con autoironia i pregiudizi della gente. Vittima di bullismo durante tutta l’infanzia a causa della sua malformazione, oggi è una delle dieci influencer del mondo della disabilità più seguite in Italia.
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Video Storie 1 Aprile 2021

Silvia Botticelli è nata senza mani ma ha fatto della sua disabilità un punto di forza. La sua infanzia, però, non è stata semplice.

A scuola la chiamavano “granchio” o “senza mani” e per anni è stata vittima di bullismo a causa della sua malformazione. “La mia infanzia è stata bruttissima perché mi prendevano in giro” – ricorda Silvia – “mi isolavano, perché la diversità fa paura, fa paura anche a me quindi figuriamoci a ragazzini più piccoli”. Gli sguardi insistenti che riceveva per strada le facevano credere di essere sbagliata e di dover coprire a tutti i costi quella parte di sé che la metteva in imbarazzo. Nascondeva sempre le mani, aveva difficoltà a parlare con le persone e spesso preferiva non uscire. È stato grazie al supporto della cugina che Silvia ha imparato ad amarsi, riuscendo a fregarsene degli sguardi e del giudizio della gente.

Oggi è tra le dieci influencer del mondo della disabilità più seguite in Italia e ha più di 100 mila follower sull’account TikTok silviabotticelli, che ha conquistato con la sua autoironia abbattendo il muro del pregiudizio. Attraverso i suoi video vuole aiutare le persone disabili ad accettarsi e a non vergognarsi della propria disabilità, promuovendo allo stesso tempo i loro diritti. Silvia utilizza i social anche per rispondere alle curiosità di chi la segue, dimostrando che, con un po’ di impegno, è in grado di fare tutto ciò che vuole: scrivere, truccarsi, allacciarsi le scarpe e anche cucinare.

Silvia ha da poco compiuto 26 anni, è felice ma non lavora per via della sua condizione. Secondo l’Istat, in Italia ci sono più di 3 milioni di disabili, i cui diritti vengono negati sistematicamente. Infatti, la disabilità costituisce ancora un ostacolo per tante cose che spesso si danno per scontate, come il lavoro, l’istruzione superiore, la mobilità, l’utilizzo di luoghi pubblici. “Anche se non ti fai problemi dentro di te ci rimani male” – commenta – “Perché proprio a me? Perché non a qualcun altro? Però dopo ci ho riflettuto e ho detto ma perché non io?”. Nonostante tutte le difficoltà, Silvia ha scelto di concentrarsi su tutto ciò sul bello di una vita per la quale è infinitamente grata, e ogni giorno condivide la sua positività con il mondo.