E se i governi proibissero i combustibili fossili? “The carbon diaries” è il romanzo che immagina il futuro

Cosa succederebbe se, all’improvviso, i combustibili fossili venissero proibiti? È quello che prova ad immaginare l’autrice britannica Saci Lloyd nel suo romanzo young adult che fa sorridere e riflettere con pagine coinvolgenti e verosimili.
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Rubrica a cura di Sara Polotti
30 Giugno 2022

È del 2015, ma l'argomento è così scottante e attuale da risultare spaventoso: purtroppo la letteratura Cli-Fi è sempre meno distopica e sempre più realistica, e anche questo romanzo di Saci Lloyd lo conferma.

Stiamo parlando di "The carbon diaries", "I diari del carbone", un romanzo di genere YA che, attraverso l'apparente leggerezza, parla di come sarebbe la vita se i governi dovessero prendere la drastica (ma non così improbabile) decisione di vietare tutti i combustibili fossili.

"The carbon diaries"

L'autrice

L'autrice del libro di cui parliamo in questo articolo, Saci Lloyd, è nata a Manchester e insegna a Londra: "The carbon diaries" è il primo romanzo che ha pubblicato (a cui è seguito il sequel, "The carbon diaries 2017", ambientato due anni dopo) e la distopia è il genere che ha scelto di indagare. Per un ottimo motivo: la scrittrice è convinta che il contrario dell'utopia – e quindi un'estremizzazione negativa della realtà – sia il modo migliore per guardare alla società contemporanea, con una nuova e diversa lente che faccia riflettere e agire.

La trama

“The carbon diaries” di Saci Lloyd  è un romanzo young adult che racconta la vita di una ragazza londinese costretta, come tutti i cittadini britannici, a non usare più i combustibili fossili, dal momento che il governo – primo al mondo – li ha proibiti. La decisione è arrivata in seguito a una grande tempesta e l'obiettivo è quello di combattere il cambiamento climatico.

In questo macro-scenario distopico prende avvio la storia di Laura Brown, che nel suo diario tiene traccia tanto dei cambiamenti esterni, quanto delle vicende che riguardano lei stessa e la sua famiglia, durante il primo anno di durissimo razionamento. Le cose, naturalmente, si fanno molto difficili: il padre della sedicenne perde il lavoro a causa della situazione, la sorella più grande si rifiuta di attenersi alle nuove regole e Laura, nel frattempo, si interessa al ragazzo della porta accanto, mentre la sua vita da adolescente prosegue in questo nuovo caos.

Perché leggerlo?

Perché non si tratta di un romanzo Cli-Fi (ovvero Climate Fiction) nel senso più tradizionale del termine: come tutte le opere young adult, "The carbon diaries" parla un linguaggio più giovane, immediato, semplice e afferrabile, che permette una più facile immedesimazione.

E perché è davvero interessante leggere il "Come sarebbe se?". Perché la modernità come la conosciamo cambierebbe totalmente volto. Perché le abitudini che abbiamo, anche le più semplici, si stravolgerebbero. E perché prima di tutto il cambiamento dovrebbe partire da noi: ne saremmo in grado?

Questo articolo fa parte della rubrica
Laureata in lettere e storia dell’arte, dal 2016 sono giornalista pubblicista. Sono vegetariana: il mio impegno green passa da lì, ma anche altro…