Jasper de Winkel, Przemyslaw Pawelczak e Vito Kortbeek della Delft University of Technology in Olanda, e Josiah Hester dalla statunitense Northwestern University, hanno mosso un importante passo in avanti verso l’energie sostenibili partendo dalla loro grande passione per i videogiochi. “Engage” è infatti il primo dispositivo portatile ad alta interattività in grado di funzionare senza l’aiuto di alcuna batteria.
"Le batterie di solito vanno a finire nella spazzatura, e spesso ci finiscono non del tutto scariche, causando problemi", spiega Josiah Hester della Northwestern University, "Sono difficili da riciclare e possono accumularsi e causare incendi". Il piccolo computer all’interno è in grado di conservare il suo stato anche da spento, cosicché, ogni volta che c’è un calo di energia, nessun progresso correrà il rischio di essere perso.
Un'invenzione che è molto di più di un semplice gioco per ragazzi, perché apre nuove possibilità nell’utilizzo della tecnologia: "È qualcosa che vorremmo fornire a chi lavora nello spazio, o in ambienti ad alto rischio dove devono sapere che anche se le temperature superano i 40 gradi la batteria non li abbandonerà. Non importa cosa, quando c’è un’emergenza continuerà a funzionare e loro potranno interagire con il dispositivo".