Esercizi di meditazione zen per ritrovare l’equilibrio di corpo e mente

Se non indicato espressamente, le informazioni riportate in questa pagina sono da intendersi come non riconosciute da uno studio medico-scientifico.
Meditare è una pratica benefica che ti aiuta a rilassare la mente e allentare ansia e stress. Ma come si fa? Esistono diverse tecniche, ma io ti propongo l’esercizio classico zen, che può essere declinato in tanti modi diversi, quanti sono gli oggetti di meditazione. Scoprirai che non è difficile come sembra.
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Paola Perria 18 Dicembre 2018

Hai mai “meditato” sul serio? Forse sai più o meno di che si tratta, o forse ti sembra una pratica astrusa che mal si combina con l’organizzazione certosina delle tue giornate. In realtà dovresti meditare. Tanto più se la tua vita è frenetica, piena di impegni improcrastinabili, di cose da fare, di persone da vedere, di eventi a cui presenziare, di commissioni da sbrigare. Più è strutturata la tua vita, più sei a rischio di andare in tilt quando le cose sfuggono al tuo controllo. Sono certa che sai di che parlo. Ti chiedi mai di cosa vivi? Per cosa vivi? Chi sei? Ti ascolti mai, nel silenzio? Riesci a svuotare la tua mente e lasciar fluire le sensazioni che arrivano dal tuo corpo?

Queste domande ti appaiono del tutto inutili? Allora DEVI meditare. Una buona meditazione zen scaccia i pensieri ossessivi e molesti, quel sottofondo costante che proprio come un brusio fastidioso accompagna le tue giornate e ti regala quel giusto distacco che serve per affrontare senza ansia qualunque appuntamento con la vita, voluto e imprevisto che sia. Ora ti spiego come fare i tuoi esercizi di meditazione quotidiana, e vedrai che è più semplice di quanto sembri, che ti piacerà (ne sono certa), e che alla fine non ne potrai più fare a meno. Seguimi e non ti pentirai!

Dove meditare

Ti servono una stanza per conto tuo, chiusa (a chiave, se temi “intrusioni”), in penombra (quindi abbassa le tapparelle o tira le tende), un tappetino su cui sederti o anche uno sgabello o una panca bassa dove poter incrociare le gambe. La posizione ideale del tuo corpo durante gli esercizi è l’orientamento a nord o est del busto, le gambe piegate sotto di te, e le braccia rilassate, poggiate sulle ginocchia. Quando sarai pratico potrai meditare dovunque, ma per il momento hai bisogno di privacy e nessuna interferenza.

Cosa ti aiuta a meditare

Brucia dei bastoncini di incenso, o al profumo di sandalo o ambra per facilitare uno stato di meditazione profonda, accompagna gli esercizi con musiche rilassanti indicate proprio per questo tipo di pratica. Ti consiglio brani classici o anche musiche sacre orientali, naturalmente a basso volume. Luci dai colori tenui nelle tonalità del blu, verde, indaco e viola sono ugualmente indicate, così come le candele delle stesse variazioni cromatiche.

Quanto dura la meditazione

Una buona meditazione non dura molto, da un minimo di 5 minuti al giorno fino ad un massimo di 15/20. Come vedi si tratta di ritagliare giusto un piccolo spazio nella tua indaffarata giornata.

Come meditare

Come si fa a meditare? Ci sono diverse tecniche ed esercizi, ma il modello base che ti propongo è unico, con le varianti che vedremo. Per capire come farla ti devo spiegare in concreto cos’è una meditazione zen: si tratta di concentrare l’attenzione su un “oggetto” di interesse unico, che può essere reale e concreto, o astratto, applicando su di esso una serie progressiva di analisi e collegamenti logici. Ti faccio un esempio. Se decidi di appuntare l’attenzione sulla sedia che hai davanti a te, per cinque minuti del tuo tempo ne analizzerai in sequenza:

  • La posizione, dal basso all’alto e da sinistra a destra
  • La sua origine (quando l’hai comprata, ad esempio)
  • Il materiale con cui è fatta
  • Il colore, la luminosità in base alla direzione della luce esterna e a come la colpisce
  • La forma, la geometria delle linee e come si intersecano tra di loro
  • La scomposizione nelle singole parti
  • Il peso e il volume
  • Che uso ne fai, ne hai fatto o potresti farne
  • Il suo passato, il presente e il possibile futuro (nel caso della sedia, ad esempio, il trasloco in un altro ambiente, un possibile riciclo con decoupage, o persino il macero)

L’esercizio va ripetuto una seconda volta a occhi chiusi, avendo nella mente l’oggetto nella sua dimensione mentale. La meditazione si conclude quando riesci ad identificarti con l’oggetto scelto.

È chiaro il processo? Vediamo qualche altro esempio che può esserti utile.

Oggetti di meditazione

Come ti ho spiegato, puoi meditare su qualunque cosa, ma è meglio fare esempi concreti per farti capire cosa si intende per oggetto reale (come la sedia che abbiamo considerato prima), e per oggetto astratto. Ti consiglio comunque di incominciare concentrandoti su oggetti presenti nell’ambiente dove ti trovi, sarà più facile.

Quando sarai un po’ più pratico, potrai passare a meditare su:

  • Bellezza
  • Bontà
  • Virtù
  • tuoi pregi e difetti
  • Dio
  • la natura, gli alberi, il firmamento, un giardino
  • la tua famiglia
  • un libro che hai letto
  • il mare
  • il sistema solare e l’universo in espansione
  • la morte e la vita
  • il tuo partner
  • la fiamma del caminetto
  • una dimora reale o da te immaginata
  • personaggi storici
  • il fior di loto che è il simbolo di OHGA

Come vedi, non hai che l’imbarazzo della scelta per i prossimi 100 anni di meditazione!

Fonte| “Yoga”, Carlo Patrian, Edizioni Sperling&Kupfer, Milano 1972