Fiumara d’Arte: si trova in Sicilia il museo a cielo aperto più grande d’Europa

Da una perdita a simbolo di rinascita: così Fiumara d’arte è diventata un luogo di memoria collettivo dove arte e natura si fondono in perfetta armonia. Collocate in provincia di Messina, le 11 opere, commissionate ad artisti di fama internazionale, hanno lo scopo di risollevare un territorio dimenticato da molti.
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Video Storie 14 Luglio 2021

Si trova in Sicilia il museo a cielo aperto più grande d’Europa. La piramide in acciaio corten, che svetta su di una collina davanti alle isole Eolie, è tra le sue opere più famose. Realizzata nel 2010 è stata collocata esattamente al “38° parallelo”, di cui prende anche il nome. Il museo si chiama Fiumara d’arte e la sua lunga storia travagliata ci riporta indietro di quasi quarant’anni. La prima scultura, “La materia poteva non esserci”, è stata commissionata nel 1982 da Antonio Presti, un mecenate messinese che voleva dedicarla alla memoria del padre appena scomparso. Presto, però, ha capito che questo spazio aperto tra il cielo e il mare poteva diventare un simbolo di rinascita e per questo si è affidato ad artisti di fama internazionale per portare a termine il suo progetto.

Iniziarono così i lavori per la costruzione del parco, che fu ostacolato per anni da procedimenti giudiziari. Tra le opere che rischiavano di essere demolite, “Monumento per un poeta morto” è forse la più suggestiva. Da 32 anni questa opera, una finestra azzurra di 18 metri aperta sul mare, tenta di incorniciare l’orizzonte. Mentre un’onda blu, “Energia Mediterranea”, domina il paesaggio dal 1990. Presti, nel frattempo, è stato arrestato e accusato di abusivismo edilizio e occupazione del demanio marittimo, ma a metà degli anni ‘90 il reato è caduto in prescrizione e, così, ha potuto salvare le opere. Purtroppo, però, in quegli anni nessuno dei comuni ha accettato il "dono" né ha voluto prendersi la responsabilità della loro manutenzione.

A rendere uniche le installazioni di Fiumara d’arte non sono solo le loro dimensioni ma la possibilità di essere parte di un’esperienza itinerante e interattiva. Un esempio è il "Labirinto di Arianna", ispirato al celebre mito d’amore un percorso fisico e spirituale in cui imparare a ritrovarsi. Le 11 opere del parco, si srotolano nella terra arida del letto del fiume Tusa, in provincia di Messina. Antonio Presti ha voluto creare un luogo dove far incontrare natura e arte in perfetta armonia con lo scopo di risollevare l’animo di un territorio abbandonato a se stesso. "Ogni volta che riesco a vivere in sintonia con un frammento di natura" – commenta Antonio Presti – "allora dimentico tutto l’avido cieco mondo delle umane ristrettezze e in quell’istante non faccio altro che stupirmi e divengo fratello di tutto ciò che ammiro e sperimento come mondo vivente”.

Oggi a Fiumara d’arte vengono in visita turisti da tutto il mondo, 20.000 registrati nel 2019 e grazie a un recente accordo con la regione e i comuni interessati sono stati destinati fondi per migliorare la fruizione e il mantenimento delle opere. Così, dopo più di vent’anni di lotta, dal 2007 Fiumara d’arte è stata riconosciuta dalle istituzioni e il parco è oggi il simbolo di rinascita di un luogo che in troppi avevano dimenticato.