Folati: cosa sono e come assumere la vitamina B9, decisiva per il funzionamento del tuo organismo

Con il termine folati si possono intendere sia l’acido folico, molecola di sintesi e contenuta negli integratori, sia i folati naturalmente contenuti nei cibi. Li avrai sentiti chiamare anche con il nome di vitamina B9 e sono fondamentali per il tuo organismo: contribuiscono alla crescita dei tessuti e per questo sono fondamentali in gravidanza ma hanno un ruolo decisivo anche nella sintesi degli aminoacidi e nella divisione cellulare. Li puoi assumere quindi attraverso l’alimentazione e una loro carenza potrebbe indicare una dieta non corretta o anche una disfunzione nell’assorbimento delle vitamine.
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Kevin Ben Alì Zinati 6 Luglio 2020
* ultima modifica il 06/07/2020

Avrai già sentito parlare dei folati, anche se forse non lo sai. Insieme all’acido folico di cui ti abbiamo già parlato, i folati sono conosciuti anche con il nome di vitamina B9. Questo nonostante acido folico e folati non siano proprio sinonimi dal momento che il primo indica un acido di origine sintetica che puoi ritrovare negli integratori o negli alimenti “arricchiti” mentre i folati sono sostanze che si trovano naturalmente all’interno del cibo. Hanno un ruolo importante nel metabolismo degli acidi grassi, degli amminoacidi e per l’attività dei globuli rossi e sono anche molto utili alle donne in gravidanza per favorire una normale crescita del feto. L’assunzione di folati attraverso una dieta ricca, varie ed equilibrata è dunque essenziale per il tuo organismo.

Cosa sono

Come ti accennavo all’inizio di questo articolo, quando parlo di folati mi riferisco in generale sia all’acido folico di natura sintetica che puoi assumere attraverso degli integratori vitaminici sia ai “folati alimentari”, quei composti presenti naturalmente negli alimenti. Se vogliamo parlare di sinonimi, ecco allora che i folati sono spesso chiamati anche vitamina B9.

A cosa servono

Assumere le giuste dosi di folati, di cui dopo ti parlerò, è importante dal momento che la vitamina B9 è coinvolta in numerosi processi fondamentali per il tuo organismo. Prima di tutto, i folati contribuiscono alla crescita dei tessuti, ecco perché dunque diventano decisivi per lo sviluppo del feto durante la gravidanza. Accanto al loro ruolo nella divisione cellulare, che permette dunque alle cellule del tuo corpo di riprodursi, i folati lavorano anche alla formazione del sangue, alla normale sintesi degli aminoacidi (ovvero i mattoni delle tue proteine) oltre che al corretto funzionamento del tuo sistema immunitario. Sono anche coinvolti nei processi di riduzione della stanchezza e del senso di fatica e nel metabolismo dell’omocisteina: suoi valori elevati sono stati messi in relazione con un aumento del rischio di sviluppare malattie cardiovascolari come arteriosclerosi, embolia e l’ictus.

Fabbisogno giornaliero

Avrai dunque capito quanto i folati siano decisivi per il corretto funzionamento del tuo organismo. Generalmente, l’assunzione di folati raccomandata è una dose di 0,4 milligrammi al giorno. Puoi assumere folati attraverso l’alimentazione, nel caso in cui questa non coprisse il fabbisogno energetico puoi rincorrere a degli integratori in cui, come ti ho spiegato, è contenuto dell’acido folico.

In gravidanza

Dal momento che contribuiscono alla corretta formazione e allo sviluppo del feto, il fabbisogno nutrizionale giornaliero di folati è importantissimo per le donne in gravidanza. Così tanto che la dose raccomandata in questi casi aumenta rispetto allo standard: l'assunzione raccomandata è di 0,6 mg al giorno.

Alimenti ricchi di folati

Puoi ritrovare i folati contenuti in alimenti appartenenti a generi diversi. Sono presenti nei cibi di origine vegetale come gli spinaci, i broccoli, gli asparagi o la lattuga ma li puoi ritrovare anche nei legumi, specialmente nei fagioli e nei piselli. Anche frutti come il kiwi, le fragole, le arance e la frutta secca (mandorle e noci) sono molto ricchi di folati. Se ti stai domandano quali sono i cibi di origine animale ricchi di folati, puoi pensare allora al fegato, ad alcuni tipi di formaggi e alle uova.

Valori bassi

Le carenze di folati sono più comuni nelle persone anziane: si parla di circa 1 persona su 10 sopra i 75 anni e di 1 su 20 tra chi è compresa fra i 65 e 74 anni. La carenza di folati può portarti prima di tutto a sviluppare un'anemia megaloblastica: una condizione per cui il tuo organismo a produrre globuli rossi che non riescono più a trasportare l'ossigeno dai polmoni verso i tessuti a causa delle dimensioni insolitamente troppo grandi.

Le cause principali che possono determinare una carenza di folati sono:

  • alimentazione priva di prodotti di origine animale
  • anemia perniciosa autoimmune, una condizione rara che porta il tuo sistema immunitario ad attaccare le cellule sane dello stomaco limitando così l’assunzione di vitamine
  • malnutrizione o malassorbimento
  • farmaci come anticonvulsivi, che possono influenzare l’assorbimento delle vitamine

Controindicazioni

L’assunzione di folati è tendenzialmente sicura e, come hai potuto notare, anche necessaria. Dopo essere passati come sempre dal parere di un medico per la loro assunzione, un’altra raccomandazione è quella di non superare le dosi consigliate per evitare sintomi poco piacevoli come nausea, gonfiore e insonnia. Come ti spiegavo prima, vi sposano essere delle controindicazioni all’assunzione di folati nel caso in cui stessi già seguendo una terapia farmacologica per esempio a base di antidiabetici o antobiotici che possono alterare la capacità dell’organismo di assorbirli. Inoltre, se da un lato i farmaci anticonvulsivi possono contribuire a un malassorbimento, allo stesso tempo dosi elevate di acido folico potrebbero ridurne l’efficacia.

Fonti | Humanitas; Iss

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