Fugatti rieletto, critiche dalla LAV. Vitturi (Resp. Animali Selvatici): “Usa la strategia della paura. Poveri cittadini trentini”

Maurizio Fugatti è nuovamente il presidente della Provincia autonoma di Trento. Intervista a Massimo Vitturi, responsabile LAV, Animali Selvatici sull’operato della giunta di Trento.
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Francesco Castagna 26 Ottobre 2023
In collaborazione con Massimo Vitturi Responsabile LAV, Animali Selvatici

Le associazioni animaliste dovranno confrontarsi per altri cinque anni con Maurizio Fugatti, appena rieletto come Presidente della Provincia autonoma di Trento durante il weekend scorso. Non proprio una bella notizia per la LAV e per Oipa, che oggi hanno ancora numerosi contenziosi in ballo con il politico leghista. Mentre da una parte Fugatti dichiara all'Ansa "Noi non dobbiamo stravolgere nulla". Procediamo, continuiamo con il percorso che abbiamo intrapreso", la LAV commenta critica la sua rielezione.

Massimo Vitturi, responsabile dell'organizzazione per la sezione Animali Selvatici ha detto: "Chiusa la fase elettorale, ora è invece necessario cambiare completamente registro. Da domani Fugatti può già mettersi a lavorare seriamente, e senza l’ansia di dover rincorrere il consenso politico, per assicurare davvero la convivenza pacifica tra grandi carnivori e cittadini e garantire così sicurezza reciproca". LAV. -in un comunicato- ha posto due quesiti alla giunta:

  • Quando avverrà il trasferimento dell’orsa JJ4 nel santuario per plantigradi messo a disposizione in Romania e quando si avvierà un confronto per la sorte dell’orso M49, che sono, da mesi la prima, da anni il secondo, detenuti al Casteller?
  • Quando si avvierà un concreto lavoro per garantire la sicurezza dei cittadini attraverso la prevenzione, con l'attuazione del Piano di Comunicazione che giace nei cassetti della Giunta dal 2016, con la realizzazione dei Corridoi faunistici e con un Progetto di sterilizzazione per contenere le nascite, con la sostituzione dei cassonetti dei rifiuti che fanno avvicinare gli animali ai centri abitati con i cassonetti antiorso e, infine, con la rimozione delle postazioni di foraggiamento venatorio per gli ungulati, che sono una fonte di cibo anche per gli orsi che diventano così confidenti?

È proprio con Massimo Vitturi che abbiamo avuto l'occasione di parlare per capire quale saranno gli scenari futuri e come si muoveranno le associazioni, qualora Fugatti fosse intenzionato a non cambiare linea con gli orsi e, in generale, gli altri animali selvatici.

Vitturi, cosa intendete come LAV quando dite che Fugatti dovrebbe cambiare registro nei prossimi anni?

Dare un segno di discontinuità rispetto a quello che è accaduto negli ultimi tempi, per quanto riguarda la gestione degli animali selvatici in generale, ma anche con i grandi carnivori in particolare. Servono nuove regole che prevedano una progettualità per garantire la convivenza pacifica con questi animali. Una linea del genere porterebbe vantaggi a tutti: agli orsi e ai lupi, ma anche ai cittadini, perché quando si capisce come convivere con questi animali pacificamente si evitano quegli incidenti che per Fugatti sono stati un pretesto per fare campagna elettorale. È importante non ignorare anche la posizione dei genitori di Andrea Papi, il ragazzo morto a seguito di un'aggressione, che non hanno mai sostenuto l'approccio di Fugatti. Hanno invece chiesto le sue dimissioni per aver più volte dimostrato la sua incapacità nel prevenire gli incidenti.

Fugatti però come prima dichiarazione ha detto di essere intenzionato a portare avanti la sua linea. Gli elettori lo hanno riconfermato, cosa dobbiamo aspettarci? Ci saranno nuove ordinanze di abbattimento degli animali, secondo te? 

Quello che lui reputa un buon governo per noi è una dimostrazione di totale inadeguatezza rispetto alla gestione degli animali selvatici, per questo gli abbiamo posto quelle due domande presenti nel comunicato stampa. I quesiti sono propositivi dal nostro punto di vista, nel senso che chiediamo a Fugatti di avere un'altra opzione, ovvero quella di cambiare approccio rispetto alla gestione dei grandi carnivori, quindi di prevenire gli incidenti.

Quando il Presidente della Provincia autonoma di Trento dice di voler continuare come fatto finora, vuol dire "non lavoriamo per la sicurezza dei cittadini". Andare a rincorrere, cercando di uccidere o rinchiudere in galera degli orsi, dopo che c'è stato un incidente, non vuol dire garantire la sicurezza del cittadino. Questo vuol dire anche favorire gli incidenti, vittime, problematiche varie. Se Fugatti mantiene la promessa di fare come ha fatto finora, allora l'unica cosa che ci viene da pensare è "poveri cittadini trentini", ci aspettiamo altri incidenti, morti e ferimenti di persone.

A un certo punto però bisogna anche guardare al risultato elettorale, gli elettori hanno riconfermato le azioni di Fugatti. Il Presidente della Provincia autonoma di Trento ha persino aumentato il suo sostegno. Possiamo dire che i cittadini sono a favore di questa linea? Perché hanno votato Fugatti secondo lei? 

Io vedo riproposte le percentuali che avevamo noi dopo il caso di JJ4. Noi avevamo chiesto di fare un rilevamento per capire se le persone fossero d'accordo con l'uccisione dell'orsa, e la cittadinanza si era spaccata, come in questo caso. Il voto non mostra nulla di nuovo. È evidente che non c'è una volontà di lavorare sulla sicurezza da parte della giunta, quindi i cittadini di conseguenza hanno dato fiducia al primo elemento che contribuisce a non mettere in sicurezza. Ha fatto presa la propaganda elettorale fondata sulla paura e su quella linea che vorrebbe uccidere o spostare 70 orsi. Strategia che la scienza ha definito già come impraticabile. Io credo che Fugatti abbia preso in giro i suoi concittadini sulla questione della sicurezza e della convivenza con gli orsi, e purtroppo saranno i cittadini trentini a farne le spese.

Al momento quali sono i contenziosi che avete con la provincia autonoma di Trento? 

Il più grosso è quello che riguarda JJ4, il Santuario rifugio in Romania l'aspetta da mesi per metterla in sicurezza. Fugatti invece continua a tenerla nel recinto del Casteller. Si tratta di una posizione priva di senso, poiché la tranquillità dei cittadini è stata già garantita, poiché sia nel Casteller sia in Romania sarebbe rinchiusa in una struttura e non potrebbe fare dei danni a nessuno. Con ciò Fugatti vuole nascondere tutte le sue responsabilità sulla gestione di questi animali. Questo è l'approccio di Fugatti, che non è in grado di mantenere la sicurezza né dei cittadini, né degli animali.