Ginnastica correttiva nei bambini: come intervenire in presenza di un difetto posturale

I bambini crescono a vista d’occhio, soprattutto nel passaggio tra scuole elementari e scuole medie. Se da un lato può anche essere motivo di soddisfazione per mamma e papà, dall’altro deve mettere in guardia, perché è proprio in questo momento di crescita che possono comparire dei difetti posturali. Ed ecco come entra in gioco la ginnastica correttiva.
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Gaia Cortese 28 Maggio 2020

Schiena storta, dorso curvo, collo flesso. Sono alcune anomalie posturali che spesso e volentieri compaiono nel periodo dell'infanzia e della preadolescenza, soprattutto nel periodo tra la classe quinta elementare e la prima media, quando i ragazzi si trovano in una fase di crescita molto delicata. Basta dare loro un occhio, per accorgersi quanto stiano cambiando non solo nell'aspetto esteriore, ma anche da un punto di vista strutturale, motivo per cui meglio è imparare ad osservarli bene e di continuo.

Osservare la crescita dei bambini

Eventuali difetti posturali non devono trascurati, perché con il tempo possono peggiorare anche gravemente con il rischio che non possano più essere corretti. Purtroppo non è sempre così facile "avere l’occhio clinico" e accorgersi di un vizio posturale. La scoliosi, per esempio, è piuttosto perfida: spesso e volentieri viene “scoperta” solo alla prima visita con il medico specialista, quando il bambino piegandosi a 90° in avanti, manifesta il cosiddetto gibbo, una marcata sporgenza di una o più vertebre chiaramente visibile sulla schiena.

Oppure capita sovente che una deformità in ipercifosi della colonna vertebrale venga scambiata dai genitori e dagli insegnanti per una postura assunta per un atteggiamento "troppo" timido. Insomma, imparare a osservare i nostri bambini e ragazzi, è davvero la prima cosa da fare.

Nel momento poi che si ha anche un minimo dubbio di un difetto di postura, il passo successivo è quello di sentire il parere di un medico specialista, che dopo una prima visita saprà indirizzare il giovane paziente nel modo più appropriato. In molti casi quella che viene indicata è la ginnastica posturale o correttiva che ha lo scopo di prevenire l’insorgenza di atteggiamenti posturali scorretti o comunque più gravi e di rieducare il corretto assetto posturale, se già alterato.

Le conseguenze di una postura scorretta

In presenza di una postura scorretta, infatti, non solo le ossa, ma anche i tessuti molli, possono assumere uno stato alterato. Alcuni muscoli perdono di tono e non sorreggono come dovrebbero la struttura scheletrica; altri invece si retraggono, diventando così più rigidi e accorciati, e creando forti tensioni. In questo modo, l'intero sistema muscolo-scheletrico si trova in disequilibrio, e non si dovrà aspettare molto perché compaiano dolori e complicazioni funzionali, come per esempio una respirazione scorretta.

Perché è importante la ginnastica correttiva

La ginnastica correttiva è una vera e propria rieducazione, che con la pratica costante viene assimilata dal bambino o dal ragazzo e gli permette quindi di autocorreggersi a livello posturale. Ciò significa che il bambino non tenderà più ad assumere posizioni scorrette, ma imparerà a "sentire la schiena", e sì, a tenerla bella diritta. La ginnastica correttiva, infatti, è importante, non solo per risolvere il difetto, ma soprattutto per educare il bambino al giusto comportamento da adottare per prevenire posizioni errate e l’insorgere di nuove problematiche.

Gli esercizi di ginnastica correttiva hanno l'obiettivo di migliorare la mobilità articolare, la flessibilità muscolare e la tonicità muscolare. Basti pensare che una schiena con un buon tono muscolare sarà sicuramente più idonea e attiva nel “sostenere” una colonna vertebrale che fa un po’ di testa sua.

L'aspetto psicologico

Non è poi da sottovalutare neppure l’impatto psicologico che la ginnastica correttiva può avere sul bambino. Innanzitutto nella maggior parte dei casi la ginnastica correttiva è organizzata in gruppi, pertanto il bambino prende coscienza di non essere l'unico ad avere un difettuccio posturale, ma di essere in buona compagnia (si dice "mal comune mezzo gaudio").

Ma quel che è più importante è che avvicinare un bambino alla ginnastica correttiva gli permette di essere consapevole del problema posturale e del proprio corpo; viene attivata la sua sensibilità propriocettiva e nel tempo lo si rende autonomo, affinché, una volta terminato il ciclo di lezioni e valutati i risultati ottenuti, possa lavorare sul suo corpo per prevenire eventuali patologie posturali.

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