
Che trascorrere del tempo passeggiando in un bosco o in una foresta, circondati da alberi e piante e lontani dal traffico e dal caos faccia bene, non deve certo dircelo la scienza. Respirare aria pulita, nel silenzio spezzato solo dal fruscio dei rami mossi dal vento, raccogliendo l’energia positiva della natura attorno a noi, è una delle esperienze più benefiche e rilassanti di cui possiamo godere nella nostra vita.
Oggi, però, ne abbiamo anche la certezza scientifica. Secondo uno studio del Consiglio nazionale delle ricerche – HCT-Agrifood Laboratory dell’Istituto per la bioeconomia (Cnr-Ibe), realizzato con il Club alpino italiano e il laboratorio di monitoraggio e modellistica ambientale per lo sviluppo sostenibile (Consorzio Lamma) le foreste, le piante che le compongono e il loro suolo sprigionano degli olii essenziali (composti organici volatili biogenici) che se inalati possono comportare dei benefici notevoli al benessere delle persone. Un meccanismo che ha un suo tempo e una sua specificità.
Queste sostanze benefiche vengono infatti emesse solo in determinati orari e in misura maggiore da alcune specie vegetali. Quindi non potrai trovarle sempre in qualsiasi foresta o bosco. Sembra infatti che le concentrazioni di queste sostanze siano più elevate nelle prime ore del mattino e in quelle dopo mezzogiorno, quindi passeggiare in questi momenti della giornata comporta il guadagno di maggiore benessere rispetto ad altri. Inoltre, le foreste di conifere sono più efficaci di quelle, ad esempio, di faggio. E anche questo è un fattore da considerare.
Si tratta quindi di un fenomeno che va ricercato e previsto. È quindi possibile calcolare quando trarre il maggiore beneficio in assoluto da una semplice passeggiata, passeggiata che avrà su di te gli stessi effetti di un classico centro benessere.