È una tra le più conosciute e apprezzate esperte di wellness, insegnante di fitness e personal trainer. Sto parlando di Jill Cooper, una di quelle donne che hanno superato gli infausti cinquant’anni e sono sempre in splendida forma. Non a caso, i suoi libri sono diventati dei veri best seller, i suoi allenamenti son seguitissimi e i suoi consigli vere e proprie pillole di saggezza. La particolarità di Jill Cooper è che, pur essendo una personal trainer affermata, non pensa solo al fitness, ma ad uno stato di benessere a 360 gradi, su cui lavorare giorno dopo giorno. Sì, anche in lockdown.

Proprio per gestire al meglio le ultime restrizioni imposte, che di fatto riportano un po’ indietro allo stato delle cose di un anno fa, la personal trainer dei vip, ha voluto suggerire una lista di 5 consigli per lavorare sul proprio benessere, in un momento in cui palestre e centri sportivi sono inaccessibili, e il rischio di non muoversi e non farsi del bene è dietro l’angolo. Non solo allenamento fisico quindi, ma anche una certa attenzione alle abitudini quotidiane, a una sana ed equilibrata alimentazione, alla cura del sonno, al nutrimento dello spirito.

“Cerco sempre di vedere il bicchiere mezzo pieno – ha dichiarato Jill Cooper -. Questo approccio ci aiuta, in generale, a ridurre il cortisolo ovvero l’ormone dello stress e che, a cascata, inficia su diversi aspetti del nostro benessere: dal rallentare il metabolismo a ridurre la qualità del sonno”.

Ecco quindi, i 5 consigli per costruire una routine di benessere quotidiana. Si dice che ci vogliano almeno 21 giorni per creare un’abitudine e ogni momento può essere una buona occasione per lavorare su determinati aspetti della tua routine giornaliera e per ricercare uno stato di benessere personale, anche tra le mura di casa.

A letto mai più senza mascherina

“La miglior beauty routine in assoluto è dormire profondamente per almeno 8 ore consecutive, non c’è nulla di più benefico per il corpo – ha spiegato Jill Cooper -. Ed è il motivo per cui è fondamentale utilizzare sempre una mascherina per gli occhi; io stessa ormai la uso da più di 12 anni, in quanto in questo modo si inibisce l’arrivo di potenziali spie e segnali luminosi ai nostri recettori circadiani, una sorta di orologio interno che regola il sonno”.

Quando si dorme, infatti, è facile che si venga “disturbati” da una o più spie luminose provenienti dai vari dispositivi elettronici presenti in casa: dalla televisione, al computer, fino al wifi che tendenzialmente non viene mai spento. Sono tutte fonti di luce che, per quanto minime, hanno un effetto molto simile a quello che avrebbe la luce esterna: innescano, infatti, una serie di microrisvegli che interrompono il ciclo del sonno e che ti impediscono di dormire profondamente. La conseguenza è quella di svegliarti stanco e spossato.

Allenati 3 volte a settimana (bastano 15 minuti al giorno)

È importante provare a completare nell’arco dell’intera giornata almeno 3 pillole di allenamento al giorno, della durata di 15 minuti ciascuno. Decisamente meglio che allenarsi una singola volta al giorno per 45 minuti. Questo perché il corpo nella quotidianità passa attraverso un insieme di diversi movimenti, dal semplice muoversi in casa a uscire a camminare per tenersi in forma. Se in un lasso di tempo molto breve si riduce il movimento compiuto dal corpo, questo tende inevitabilmente a prendere peso perché il metabolismo rallenta.

“È questo il motivo per cui tanti hanno preso dei chili extra durante il primo lockdown – spiega la personal trainer -. Per questo consiglio brevi intermezzi di attività fisica, dallo stretching allo yoga fino ai circuiti proposti da diverse app. Perché quello che dobbiamo dire al nostro corpo e che continuiamo a muoverci per tutto il giorno, così da tenere in continua azione il metabolismo”.

Panifica sì, ma solo nel fine settimana

Se ricordi, durante lo scorso lockdown, dagli scaffali dei supermercati era completamente scomparso il lievito. Almeno il 90 per cento degli Italiani si era dato alla panificazione: pane, torte, focacce e altre ricette da forno, per trovare non solo un’occupazione nell’improvvisa disponibilità di tempo libero, ma anche un po’ per consolazione.

“La panificazione e la lievitazione sono attività che indubbiamente incidono positivamente sul nostro benessere, ma dovrebbero essere riservate solo al fine settimana – aggiunge l’esperta -. Non bisogna correre il rischio di cucinare ogni giorno piatti particolarmente impegnativi anche dal punto di vista calorico”.

Piuttosto che fare incetta di carboidrati, prediligi quindi sempre frutta e verdura, possibilmente consumandola quotidianamente in modo da aumentare le tue difese immunitarie; aggiungi poi, anche probiotici come yogurt e kefir che proteggono il microbioma e assicurano benefici al tuo organismo.

5 minuti di meditazione

Bastano anche solo 5 minuti al giorno per dedicarsi ad una serie di esercizi di respirazione e questo è già meditazione: concentrarsi sul proprio respiro e allontanarsi per anche poco tempo da tutta una serie di attività quotidiane che assorbono completamente e portano allo stress.

Se la meditazione non andasse bene per te, in tuo aiuto arrivano le frasi positive: “È scientificamente provato che scrivere semplici pensieri positivi aiuta a ridurre il cortisolo – ha spiegato Jill Cooper -. Al contrario, spesso l'informazione contribuisce a creare maggiore stress e panico in chi ascolta. Se quindi non sei predisposto a controllare l'ansia, meglio evitare un bombardamento mediatico quotidiano, ma centellinare il tempo di esposizione alle notizie e ai bollettini”.

Insomma, meglio non andare incontro a situazioni che possono incidere negativamente sul proprio benessere, ma concentrarsi solo su quello che quotidianamente può aiutarti a vivere meglio l’attuale lockdown.

Nutri lo spirito

“Ognuno ha il suo viaggio, quindi chiunque vive la spiritualità come meglio crede – conclude Jill Cooper – Farsi comunque delle domande e nutrire la propria anima non può che aiutare in un momento di incertezza come questo che stiamo vivendo”.

Il benessere psicofisico si può raggiungere anche avvicinandosi alla propria intimità emotiva e personale, che purtroppo molto spesso non viene tenuta nella considerazione che meriterebbe.