I cani eroi famosi simbolo di coraggio e fedeltà: le storie di Balto, Hachiko e gli altri

Da sempre al fianco dei loro compagni umani, i cani hanno dimostrato nel corso della storia di essere più coraggiosi ed eroici di molte persone. Sono infatti decine le storie di amici a quattro zampe che hanno rischiato la propria vita per salvare i loro padroni, e non solo. Eccone alcune.
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Sara Del Dot 7 Dicembre 2018

Sono i migliori amici dell’uomo e non solo perché fanno compagnia. La storia è costellata di casi eclatanti di quattrozampe che hanno realizzato imprese eroiche, su grande o piccola scala. Dal salvare il proprio padrone in pericolo a contribuire al salvataggio dei sopravvissuti in seguito a terremoti e valanghe, fino a semplicemente aspettare il proprio umano per più di dieci anni senza perdere mai la speranza, regalando a tutti noi un esempio di vero amore e fedeltà. Ecco cinque storie di cani, in un modo o nell’altro, eroi.

Cani eroi

Balto

La storia di Balto non è esattamente come quella raccontata nel film d’animazione che tutti conosciamo. Infatti il cane Balto non era un mezzo lupo, come abbiamo sempre pensato da piccoli, bensì un Siberian Husky, un cane da slitta vero e proprio, che nel 1925 salvò tantissimi bambini della città di Nome, in Alaska, isolata completamente a causa di una tempesta, trasportando l’antitossina difterica per oltre 600 miglia. Oggi, Balto viene ricordato grazie a una statua collocata a Central Park, New York, e con una gara annuale di cani da slitta organizzata in suo onore.

Hachiko

Anche Hachiko è un celebre cane diventato famoso in tutto il mondo. Nonostante non abbia compiuto alcun gesto eroico, infatti, questo cane di razza Akita Inu si è distinto per l’immensa fedeltà e devozione dimostrata al proprio padrone. E come? Beh, il film che racconta la sua commovente storia lo abbiamo visto tutti. Nato a Odate, in Giappone, nel 1923, Hachi (otto, in giapponese) è stato adottato dal suo padrone Hidesaburo Ueno quando aveva soli due mesi. Ogni giorno per oltre due anni, Hachi ha accompagnato alla stazione il suo padrone, che prendeva il treno per andare a lavorare all’Università Imperiale di Tokyo, dove insegnava. E ogni giorno, al suo ritorno, il cane era lì ad aspettarlo. Nel 1925, però, Ueno morì, stroncato da un ictus nel bel mezzo di una lezione. Non fece mai ritorno a casa. Per i successivi 13 anni, Hachiko si recò alla stazione ogni giorno ad attenderlo, diventando un simbolo vivente di fedeltà al punto che quando morì, all’età di 15 anni, venne proclamato il lutto nazionale.

Storia molto simile è quella di Fido, un pointer inglese adottato nel 1941 da Luca Soriani, operaio delle Fornaci Brunori, che ogni giorno accompagnava il suo padrone alla fermata dell’autobus fino a che, un giorno, la fabbrica venne bombardata e Luca morì. Fido lo attese ogni giorno alla fermata per quattordici anni.

Baby

Baby è un cane di razza Pittbull Terrier che viveva con le sue due padrone in una casetta prefabbricata a Wellstone, in Oklahoma. Una notte, nella casa scoppiò un incendio, e Baby fece un tale fracasso da svegliarle a zampate. Solo grazie a lei le due donne si resero conto che il corridoio della loro casa era invaso dalle fiamme e riuscirono a salvarsi. Una volta fuori, Baby tornò dentro la casa per tirare fuori gli altri cinque cani meticci che vivevano con loro. Pochi giorni dopo l’incendio, la popolarità di Baby divenne tale da spingere tantissime persone a effettuare donazioni alle sue padrone per poter trovare un luogo in cui vivere.

Lefty

Un estraneo ha sparato al suo padrone con un fucile, ma Lefty, un cane di razza Pitbull, ha fatto da scudo frapponendosi tra il proiettile e il suo umano. È stata ferita gravemente e ha perso una zampa, ma una campagna su Facebook ha permesso al padrone di Lefty di recuperare tutte le spese veterinarie e farle avere le migliori cure.

Frida

Frida è un labrador messicano che opera con la Marina quando avvengono disastri e calamità naturali. Ha salvato oltre cinquanta vite scavando tra le macerie e segnalando ed estraendo sopravvissuti. Il lavoro di Frida è stato talmente apprezzato da valerle anche i complimenti e il riconoscimento da parte del Presidente messicano, in particolare a settembre dell’anno scorso in seguito al terremoto da 7.1 nella scala Richter che ha colpito il sud del Messico.