scimmia scoiattolo Ecuador

I suoni della foresta possono aiutare a monitorare la biodiversità: ecco come l’IA riesce a “interpretarli”

Un nuovo studio ha dimostrato che i paesaggi sonori possono essere utilizzati per monitorare il recupero della biodiversità. Questo metodo potrebbe aiutare i responsabili della conservazione a identificare le aree che necessitano di ulteriori interventi.
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Roberto Russo 18 Ottobre 2023

I suoni di una foresta, dai gracidii delle rane ai canti degli uccelli, possono essere utilizzati per analizzare e monitorare il recupero della biodiversità. Un gruppo di scienziati ha spiegato in uno studio, condotto in Ecuador e pubblicato sulla rivista Nature Communication, come, utilizzando la bioacustica e il metabarcoding, abbiano cercato di tenere traccia del recupero della foresta in aree sottoposte in passato ad attività agricole: "Il recupero delle foreste tropicali – spiegano gli autori – è fondamentale per affrontare le crisi del clima e la perdita di biodiversità. Mentre gli alberi che si rigenerano sequestrano il carbonio in tempi relativamente brevi, il ritmo del recupero della biodiversità rimane controverso.

Come si è svolto lo studio

I ricercatori hanno esaminato progetti di ricolonizzazione in una parte dell'Ecuador in cui il 90% della foresta tropicale era stato perso a causa dell'abbattimento. Per rispondere alla domanda su cosa stesse accadendo agli animali, gli scienziati si sono avvalsi della bioacustica, ramo dell'acustica che quantifica tutti i suoni naturali udibili dall'uomo.

Gli studiosi hanno, quindi, registrato i paesaggi sonori di diverse aree in Ecuador in varie fasi di ripristino post-abbattimento, tra cui pascoli agricoli attivi e foreste in via di recupero. È stato poi utilizzato un modello di intelligenza artificiale, che era stato addestrato a riconoscere i suoni di oltre 100 tipi di fauna così da essere in grado di identificare le specie presenti nelle registrazioni. Si è così scoperto che più un'area aveva recuperato la propria biodiversità, più i suoi paesaggi sonori erano vivi con i trilli, i ronzii e i ronzii della sua fauna.

L'importanza dell'uso della bioacustica

La salute delle foreste tropicali sta assumendo nuova urgenza a causa dei cambiamenti climatici. Le foreste svolgono un ruolo critico nello stoccaggio del carbonio, e i progetti di conservazione e ripristino delle foreste vengono sempre più utilizzati per sostenere i crediti di carbonio progettati per compensare le emissioni, nonché i crediti di biodiversità progettati per compensare gli impatti dello sviluppo sulle specie vegetali e animali.

I paesaggi sonori potrebbero consentire di monitorare in modo più efficace come un ecosistema sta tornando in vita. I metodi tradizionali di monitoraggio della biodiversità includono il metabarcoding, tipo di analisi che esamina brevi frammenti di DNA per identificare specifiche popolazioni di specie. I ricercatori hanno scoperto che il monitoraggio bioacustico ha portato a conclusioni simili a questo metodo più diretto, ma a costi inferiori e con minori intrusioni nell'ambiente.

Tuttavia, ci sono alcune limitazioni al monitoraggio bioacustico. Ad esempio, il fatto che queste tecnologie catturano anche i rumori di animali che potrebbero essere solo di passaggio (per esempio uccelli migratori o mammiferi) e questo potrebbe falsare le conclusioni su quali specie sono membri permanenti di un ecosistema in ripresa.

Nonostante le limitazioni, la bioacustica potrebbe essere uno strumento utile per capire a quel stadio di recupero si trova una foresta e potrebbe persino essere utilizzata per monitorare l'attività umana in un'area, riuscendo quindi a rintracciare anche eventuali attività illegali, come il bracconaggio o l'abbattimento illegale.