Il cambiamento climatico mette in ginocchio il miele italiano: addio a un vasetto su 4

A lanciare l’allarme è Coldiretti: a causa dell’aumento di eventi meteorologici estremi (come siccità prolungate e violente grandinate), quest’anno la produzione di miele nel nostro Paese potrebbe rimanere al di sotto dei 15 milioni di chilogrammi. Nel 2021 circa la metà del miele venduto in Italia proviene dall’estero.
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Federico Turrisi 31 Agosto 2021

Non chiamatelo clima impazzito. Diciamo le cose come stanno: siamo in piena crisi climatica. Questo 2021 finora è stato caratterizzato da una maggiore frequenza di fenomeni meteorologici estremi: parliamo di ondate di caldo estremo (con temperature ben al di sopra della media), siccità, incendi e poi grandinate, alluvioni, gelate. A pagare le conseguenze di tutto ciò è soprattutto l'agricoltura, e tra i settori più danneggiati c'è anche quello apistico.

In particolare, gli eventi meteo avversi avrebbero determinato un crollo della produzione nazionale di miele di circa il 25%: in altre parole, è andato perso un vaso di miele "made in Italy" su quattro. È quanto emerge dall’analisi della Coldiretti effettuata sulla base dei dati del database dell’European Severe Weather Database (Eswd). Gli alveari stanno risentendo degli sconvolgimenti naturali, e le api non se la stanno passando affatto bene: ricordiamolo, questi insetti sono un indicatore dello stato di salute dell’ambiente e dal loro lavoro di impollinazione dipendono tre colture alimentari su quattro.

Risultato? Il raccolto di miele nel 2021 sarà probabilmente al di sotto dei 15 milioni di chilogrammi, uno dei livelli più bassi degli ultimi decenni, e circa la metà del miele venduto in Italia quest’anno viene dall’estero, fa sapere Coldiretti. Per non incappare in un prodotto di scarsa qualità, quando acquisti un barattolo di miele, ricordati di leggere sempre attentamente l'etichetta e di verificare la sua origine. Anche noi, attraverso una spesa consapevole, possiamo fare la nostra parte per sostenere gli apicoltori locali, messi a dura prova dagli effetti del cambiamento climatico.

"Con la conversione in legge del cosiddetto DL Sostegni bis, sono stati ottenuti per il settore apistico – spiega ancora la Coldiretti – cinque milioni di euro per fornire un aiuto economico agli apicoltori che hanno subito pesanti danni a seguito delle brinate, gelate e grandinate eccezionali nei mesi di aprile, maggio e giugno 2021. Le risorse stanziate, pur apprezzabili, non risultano tuttavia sufficienti rispetto ai danni subiti dal settore apistico durante il 2021 per effetto degli eventi climatici anomali".