
Il viaggio del salmone è una meraviglia di questa Terra: ogni anno risale i fiumi per centinaia di chilometri per deporre le uova nello stesso torrente in cui è nato. Come ci riesce è in parte ancora un mistero per gli scienziati, che attribuiscono questa capacità al suo straordinario senso dell’olfatto. Nel suo tragitto verso casa il salmone incontra però diversi ostacoli: alcuni sono lì da sempre, opera della natura più selvaggia, altri invece sono una costruzione dell’essere umano.
Per salvaguardare le specie di salmone a rischio di estinzione, Whooshh Innovations ha avuto un’idea decisamente originale: si chiama “Passage Portal” ed è un sistema di trasporto ittico che aiuta i salmoni nel loro viaggio oltre le barriere artificiali.
Consiste in un lungo tubo alimentato ad aria compressa, fatto di materiali morbidi che si adattano alle varie dimensioni dei pesci. I pesci entrano nel sistema autonomamente, per essere poi spinti dalla pressione differenziale tra parte anteriore e posteriore. Il sistema è in grado di trasportare circa 40 pesci al minuto, che viaggiano in sicurezza a poco meno di 30 chilometri all'ora senza il rischio di danni agli occhi o di altre lesioni. I tubi possono galleggiare sull'acqua o essere sospesi in aria, così da permettere ai pesci di superare dighe o ostacoli di altra natura e in pochi secondi ripartire per le loro aree di riproduzione.
Questo sistema rende anche più facile lo studio del fenomeno delle migrazioni: ogni pesce che passa viene tracciato e classificato, permettendo così di individuare anche quelle pericolose specie invasive che rappresentano una minaccia per quelle autoctone. “Questo sistema consente un grandissimo risparmio di soldi, acqua ed energia”, spiega la compagnia, “Ma, cosa più importante, permette ai salmoni di superare le barriere con pochissimo sforzo fisico, aumentando così la loro capacità riproduttiva e le possibilità di sopravvivenza”.