Il pirata che pulisce il mare di Sicilia dalla plastica: la sfida di Cicciokayak durante la pandemia

Nel tratto di mare siciliano compreso fra Cinisi e Terrasini, Cicciokayak continua a pagaiare per recuperare quanta più plastica possibile dal suo kayak. Un pirata dal cuore d’oro che non si è arreso nella sua missione nemmeno davanti alla potenza della pandemia, che ci sta allontanando tutti dal grande problema dell’inquinamento.
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Video Storie 2 Dicembre 2020

In un paradiso terrestre abbandonato all’incuria e all’inquinamento, c’è ancora qualcuno che ha il coraggio di difendere la natura e il territorio: “Il mio obiettivo non è essere famoso, io lavoro, ho la mia vita. Andare in kayak è un hobby, pulire il mare una missione. Io non voglio essere famoso, voglio essere imitato." Con queste parole Francesco Tocco, in arte Cicciokayak, descrive la propria attività.

Allontanatosi dalla sua terra nel 2002 a causa del lavoro, da anni Cicciokayak pulisce i mari delle coste siciliane nel tratto compreso fra Cinisi e Terrasini, pagaiando con il suo kayak dopo essere tornato sull’isola nel 2014. Lì nasce il progetto "Pulire il mare in kayak", che dal 2014 inizia a crescere grazie all’avvento dei social network. "Dal 2014 al 2020 siamo riusciti a ricoprire il manto verde di San Siro con i rifiuti e questo non è un ottimo risultato”, racconta Cicciokayak.

Intenzionato a sensibilizzare quante più persone possibile riguardo il tema della salvaguardia ambientale, la missione di Francesco non è stata fermata nemmeno dalla pandemia. Nel corso del 2020, Cicciokayak ha solcato i mari lungo la costa settentrionale della Sicilia, recuperando tutti i rifiuti in plastica in cui si è imbattuto. “Nel 2020 ho quasi totalizzato 500 km di eco-traversata e purtroppo continuo a recuperare sempre tantissimi rifiuti", aggiunge Francesco, "Speravo che in questo periodo di emergenza Covid la gente prendesse coscienza dei pericoli ambientali e invece purtroppo non è così. È un'emergenza di abbandono di rifiuti come guanti, mascherine, ovunque.”