Il ponte per animali più grande al mondo: sorgerà in California entro il 2025 per salvare la vita alle specie selvatiche

Grazie a questa infrastruttura la fauna selvatica delle montagne di Santa Monica potrà attraversare in sicurezza l’autostrada 101 da 10 corsie, vicino a Los Angeles. La prima pietra del ponte – che costerà 90 milioni di dollari – sarà posata simbolicamente nella Giornata della Terra, il 22 aprile: tra chi ha investito nel progetto c’è anche la fondazione Leonardo Di Caprio.
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Martina Alfieri 12 Aprile 2022

Un progetto davvero ambizioso, che salverà la vita di molti animali selvatici. Tra pochi giorni sarà avviata la costruzione del ponte dedicato al transito degli animali più grande (o meglio, più largo) del mondo: sorgerà in California, sopra la trafficata Route 101, e collegherà le montagne di Santa Monica. Il Wallis Annenberg Wildlife Crossing, vista la complessità del progetto, non sarà completato prima dell’inizio del 2025 e costerà circa 90 milioni di dollari. Il 60% della cifra, però, sarebbe già coperto da donazioni private.

Troppo spesso gli animali selvatici attraversano le strade, ricavate da quelli che un tempo erano i loro territori, inconsapevoli del pericolo che corrono, tanto che già in diversi luoghi si è deciso di fornire loro una via alternativa: dei ponti dedicati esclusivamente all'attraversamento della fauna. Negli Stati Uniti, ad esempio, lo Utah ha costruito un “wildlife crossing” largo quasi 15 metri e lungo oltre 100. Il ponte che sarà realizzato nei prossimi anni in California, però, batte ogni record: sarà largo infatti oltre 50 metri, perché dovrà coprire le dieci corsie dell’autostrada 101, consentendo agli animali di muoversi tra le montagne di Santa Monica.

Chi percorrerà l’autostrada potrebbe trovarsi a passare sotto a puma, coyote e cervi, alcune delle specie che appartengono alla biodiversità della regione. Il progetto, che sarà ufficialmente inaugurato con la posa della prima pietra il 22 aprile, nella Giornata della Terra, è stato elaborato per quasi un decennio, e ha riscosso l’attenzione e l’interesse di moltissimi investitori. Tra questi, anche la fondazione di Leonardo DiCaprio, che ha contribuito donando 300 mila dollari.

"Qualcuno potrebbe essere nel traffico dell'ora di punta e potrebbe esserci un leone di montagna proprio sopra di lui", ha detto al Guardian Beth Pratt, una conservazionista della National Wildlife Federation. "Penso che sia un'immagine di grande speranza”.

Il ponte non solo consentirà di salvare la vita di molti animali – si stima che dal 2002 siano morti sulle strade intorno a Los Angeles almeno 25 puma – ma sarà anche ben integrato con l’ambiente circostante, diventando un simbolo di una coesistenza possibile e pacifica tra l’uomo e la natura.

Purtroppo accade anche in Italia che animali come orsi e cervi rimangano vittime di incidenti stradali. Per questo, già nel 2019 l’Aidaa (Associazione italiana difesa animali ed ambiente) aveva presentato al Ministero dei Trasporti un piano per la costruzione di 100 ponti erbosi per l’attraversamento degli animali selvatici, stimando che avrebbero permesso di evitare l’85% degli incidenti. Nel nostro Paese, però, ad oggi questa possibilità resta ancora poco sfruttata.