Il rispetto dell’ambiente entra in classe: torna nelle scuole l’educazione civica per insegnare ai bambini la sostenibilità e i valori della Costituzione

Il Ministero dell’Istruzione ha inviato agli istituti scolastici delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica. La materia verrà insegnata a tutti gli studenti dai tre anni in su, avrà un voto e dovrà avere dedicate almeno 33 ore l’anno, coprendo tre macro argomenti: Costituzione, sviluppo sostenibile e cittadinanza digitale.
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Sara Del Dot 25 Giugno 2020

Finalmente il rispetto per l’ambiente non sarà più trasmesso agli studenti soltanto da insegnanti virtuosiinsegnanti virtuosi particolarmente sensibili a questi temi. Ci abbiamo messo tanto, troppo? Forse sì. Ma la cosa davvero importante è che, a partire dall’inizio dell’anno scolastico 2020/2021, a tutti i bambini dai tre anni in su sarà insegnato a prendersi cura del luogo in cui vivono. E non solo.

Il contenuto delle Linee guida per l’insegnamento dell’educazione civica inviate dal Ministero dell’Istruzione a tutte le scuole (comprese quelle dell’infanzia) prevede l’introduzione obbligatoria nelle aule scolastiche di una materia sempre poco considerata o data per scontata: l’educazione civica. Un insegnamento cui dovranno essere dedicate almeno 33 ore all’anno, con tanto di votazione e che si articolerà attraverso tre filoni importanti, fondamentali per affrontare il mondo odierno con consapevolezza e sensibilità: lo studio della Costituzione, la cittadinanza digitale e lo sviluppo sostenibile.

Costituzione

Affinché dai nostri istituti scolastici possano uscire formati dei cittadini consapevoli, sensibili e informati sul funzionamento dello Stato e sui propri diritti e doveri, lo studio del testo della Costituzione è fondamentale quale strumento necessario per partecipare in modo attivo alla vita politica e sociale della propria comunità.

Rispetto per l’ambiente

Da molto tempo le associazioni ambientaliste chiedevano l’insegnamento di comportamenti virtuosi e dei principi della sostenibilità all’interno degli istituti scolastici. Certo, si tratta di conoscenze che prima di tutto andrebbero trasmesse in ambito familiare attraverso modelli d’azione corretti e virtuosi. Ma la scuola, lo sappiamo, ricopre un ruolo fondamentale per arricchire queste conoscenze e amplificare la sensibilità riguardo tematiche che per decenni sono state date per scontate. Soprattutto per i più piccoli, adottare sin da subito abitudini virtuose e dare per scontata la necessità di far stare bene l’ambiente per consentire a noi stessi una vita di qualità, l’insegnamento di questa materia sarà fondamentale.

Cittadinanza digitale

Vivono con il cellulare in mano, navigano in Rete tutto il giorno, usano i social per raccontare la propria vita, ma spesso i giovani faticano a rendersi conto della portata dell’uso del web e dei pericoli a esso connessi. Per questo, è importante fornire loro, sin da piccoli, gli strumenti per un utilizzo corretto dei sistemi digitali, per renderli consapevoli del peso del linguaggio d’odio perpetrato sul web e di cui spesso non si percepisce l’impatto reale, per proteggerli dai pericoli e per creare in loro spirito critico che consenta un utilizzo ragionato delle possibilità offerte dalle nuove tecnologie.

E i più piccoli?

Per trasmettere tutti questi concetti anche nelle scuole dell’infanzia, verranno utilizzati espedienti come il gioco, la narrazione, attività didattiche ed educative in linea con l’età che siano in grado di trasmettere concetti basilari eppure fondamentali come il rispetto, il diritto, l’attenzione a ciò che ci circonda.

Un passo avanti nella formazione dei nuovi cittadini, per renderli più consapevoli e più attrezzati per muoversi nel mondo. Un percorso necessario, troppo spesso dato per scontato, che andrà a completare un insegnamento che, si spera, è iniziato già tra le mura di casa.