Il vasetto della Nutella, un prodotto ecosostenibile per materiale utilizzato e packaging

Oggi si celebra la giornata dedicata alla crema alla nocciola conosciuta in tutto il mondo. In occasione del World Nutella Day 2019, abbiamo voluto raccontarti la storia del suo iconico vasetto di vetro: bello, comodo e soprattutto riutilizzabile.
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Gaia Cortese 5 Febbraio 2019

In un recente articolo sull’ecodesign, tra esempi di bioedilizia e opere studiate per essere ecosostenibili, faceva la sua timida presenza un vasetto della Nutella. Spostando per un attimo l’attenzione dal sapore inconfondibile e inimitabile della crema spalmabile alla nocciola, dobbiamo infatti concentrarci sul packaging del prodotto e sul principio su cui si è sempre basata la sua realizzazione: il riutilizzo. Attraverso semplici grafiche e disegni colorati, il vasetto della Nutella è sempre stato un bicchiere riutilizzabile, e questo ne fa un esempio di ecodesign. Ma partiamo dalle origini.

Il vetro

Il primo vasetto di Nutella è uscito dalla fabbrica di Alba, in provincia di Cuneo, nell’aprile del ‘64. Il bicchiere utilizzato come contenitore ha una forma conica, con una base abbastanza stretta sfaccettata su sei lati e un tappo di plastica bianca. La semplicità assoluta, ma il materiale utilizzato, ossia il vetro, fa sì che il bicchiere sia già un oggetto riutilizzabile e soprattutto altamente ecologico.

L’81% dei cittadini considera il vetro la forma di packaging più sostenibile e amico dell’ambiente.

Secondo una ricerca di Assovetro in collaborazione con Censis, per le proprietà che lo contraddistinguono il vetro è assolutamente in linea con le esigenze di riciclo e riutilizzo: non solo il vetro è riciclabile al 100%, ma lo si può considerare una sorta di "combustibile" di una economia circolare in cui il riciclo tutela l’ambiente e abbatte i costi di produzione generando di continuo vetro riciclato come nuova materia prima.

Negli anni il packaging in vetro è stato modificato più volte: da conico è diventato cilindrico, negli anni Novanta cubico e a partire dagli anni Duemila a mezza botte. La Ferrero, l’azienda produttrice, non ha mai smesso di ideare e produrre altri packaging nell’ottica dell’utilità e del riutilizzo, dai più svariati contenitori per la cucina ai boccali da birra.

Le Limited Edition

Ma è con le Limited Edition che i vasetti della Nutella diventano ancora di più oggetti di ecodesign, a cui è difficile resistere al momento della spesa. Ho un ricordo preciso, e credo anche qualche cimelio nella casa di infanzia, di vasetti della Nutella da collezione: serie speciali come la storica linea dedicata ai cartoni animati con i Puffi, Duffy Duck o Willy il coyote. Nel 2013 la Ferrero lancia poi la campagna “Nutella sei tu” che prevede la commercializzazione di vasetti personalizzati: in tutti i supermercati e negozi di alimentari è possibile scegliere tra una vasta gamma di etichette il nome desiderato (in commercio ce ne sono almeno 150). Chi non trova il suo, può richiedere con pochi click direttamente sul sito ufficiale un’etichetta personalizzata che viene recapitata via e-mail o direttamente al proprio indirizzo.

Il 18 maggio 2014, Nutella festeggia i suoi primi 50 anni e per l’occasione, la Ferrero realizza un packaging da collezione: barattoli da 1 kg in edizione limitata con il logo dei 50 anni e la scritta fluo in quattro diversi colori: arancione, verde, giallo e fucsia. Ma nello stesso anno non manca la campagna delle frasi motivazionali, sempre per ribadire la filosofia del riciclo e il concetto dell’uso pratico di un semplice contenitore di vetro. Nel 2015 c’è Expo Milano e Nutella, official partner dell’evento, esce con una limited edition dedicata con i disegni dei monumenti e delle opere più belle di Italia. Insomma, ne faremmo anche a meno per questioni di linea, ma al contenitore non si può dire di no.